Santa Teresa, torna la discarica al Polifunzionale e il pozzo è aperto a chiunque - FOTO
di Andrea Rifatto | 14/07/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/07/2025 | ATTUALITÀ
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Il cumulo di rifiuti abbandonati
Sembra segnato a vita il destino del “vecchio” edificio polifunzionale di Santa Teresa di Riva, scheletro mai entrato in funzione da oltre trent’anni. Appena un anno fa il Comune era finalmente intervenuto per bonificare l’area ed eliminare la discarica abusiva a cielo aperto esistente da anni, formata da scarti e rifiuti di ogni genere, ammassi di legname e ramaglie, vecchie autovetture e imbarcazioni e perfino un’altalena per disabili. A distanza di circa dodici mesi, la situazione si presenta nuovamente critica, visto che da quanto abbiamo potuto constatare ieri la zona retrostante l’edificio è divenuta nuovamente una discarica, con decine di sacchi buttati sul terreno ed esposti alle intemperie, contenenti per lo più plastica, polistirolo, polistirene e bombolette di schiuma poliuretanica. Parte degli scarti è stata disseminata dal vento lungo il perimetro della struttura e si notano anche tracce di incendio, segno di come vi sia il concreto rischio che con le alte temperature possano svilupparsi le fiamme. I sacchi contenenti i rifiuti potrebbero essere stati abbandonati all’esterno in occasione del Carnevale, visto che il Polifunzionale è stato utilizzato per costruire alcuni carri allegorici, ed evidentemente nessuno si è poi curato di smaltire quei resti, presenti anche sul lato opposto seppur in minore quantità. Eppure Santa Teresa di Riva può fregiarsi del titolo di comune plastic free, che letteralmente significa “liberi dalla plastica”, ma in questo si può proprio dire che la plastica è… libera di inquinare l’ambiente. L’area dove sorge l’incompiuta per eccellenza della cittadina jonica, tra l’altro, da diversi mesi è accessibile a chiunque visto che non esistono più i cancelli di ingresso sulla strada panoramica e qualsiasi malintenzionato potrebbe entrare e scaricare rifiuti oppure compiere altre azioni illecite, come appiccare un incendio. Particolare non trascurabile è che all’interno sorge anche il pozzo idrico “Landro 3”, realizzato negli anni scorsi e oggi utilizzato per rifornire la rete idrica comunale, la cui area di pertinenza è penetrabile da chiunque considerato che il cancello non è chiuso da lucchetto ed è possibile anche avvicinarsi al pozzo e aprire gli sportelli che chiudono il vano interrato che contiene i sistemi di sollevamento dell’acqua.