Santa Teresa, rete idrica e serbatoi fatiscenti: il Comune punta ai finanziamenti statali
di Andrea Rifatto | 27/09/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/09/2022 | ATTUALITÀ
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Il serbatoio idrico della frazione Misserio nel più totale degrado
Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per ammodernare un’importante infrastruttura cittadina. L’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva parteciperà al bando emanato dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale-Agenzia per la Coesione Territoriale, denominato “Cis Acqua bene comune”, presentando una proposta progettuale per il rifacimento della rete idrica esterna e del serbatoio centro e per la ristrutturazione del serbatoio della frazione Misserio. Il Contratto istituzionale di sviluppo, infatti, prevede finanziamenti attinenti alle aree tematiche e al settore di intervento in vari ambiti, come captazione e accumulo, potabilizzazione, trasporto e distribuzione, fognature, depurazione, riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica e monitoraggio dei corpi idrici e dunque il Comune punta ad ottenere risorse utili per l’acquedotto comunale. In municipio è già presente un progetto definitivo relativo ai lavori di rifacimento della rete idrica esterna e del serbatoio centro, redatto dall’ingegnere Saverio Cacciola dopo un incarico ricevuto nel 2008, mentre l’Ufficio tecnico ha redatto con i propri dipendenti un elaborato definitivo per la ristrutturazione del serbatoio di Misserio. Al professionista, di Santa Teresa, è stata chiesta adesso la disponibilità all’affidamento dell’incarico professionale per l’adeguamento della progettazione definitiva, quantificando la somma occorrente in 5mila euro, sulla quale formulare la propria offerta economica, e il tecnico ha manifestato la propria disponibilità all’accettazione dell’incarico per un corrispettivo di 4mila 900 euro oltre Iva ed oneri riflessi, per una spesa complessiva di 6mila 097 euro, fondi provenienti dal bilancio comunale. Al geologo Carmelo Antonio Nicita è stata affidata invece la redazione dello studio geologico e delle indagini a supporto del progetto definitivo: l’Ufficio tecnico aveva previsto una spesa di 3.000 euro e il professionista santateresino ha accettato l’incarico per un corrispettivo di 2mila 600 euro oltre Iva ed oneri riflessi, per una spesa complessiva di 3mila 298 euro. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali da candidare al “Cis Acqua bene comune”, inizialmente fissato al 15 settembre, è stato prorogato al 10 ottobre al fine di dare seguito alle richieste pervenute dalle regioni e da altri soggetti interessati. Dunque entro quella data il Comune di Santa Teresa, che segue la pratica con l’architetto Angelo Caminiti, responsabile del procedimento, presenterà i due progetti per intercettare le risorse, messe a disposizione dal Fondo Sviluppo e coesione 2021-2027, e intervenire così per ammodernare la rete idrica ed eliminare lo stato di degrado in cui si trova da oltre dieci anni il serbatoio di Misserio, da dove viene distribuita l’acqua alla frazione.