Santa Teresa, quattro vie "duplicate" cambiano nome: una dedicata a Maria Verardi
di Andrea Rifatto | 14/10/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/10/2025 | ATTUALITÀ
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A Maria Verardi dedicata la via Tripoli
Cambiano nome quattro strade di Santa Teresa di Riva. La giunta comunale ha infatti modificato le denominazioni su richiesta dell’Agenzia del Territorio, che ha individuato quattro odonimi duplicati legati ad un’anomalia presente anni fa nel sistema, che ha consentito di assegnare lo stesso nome a più vie. Adesso è necessario allineare i dati nell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu), nel rispetto del Regolamento Anagrafico, e così l’Amministrazione ha approvato quattro delibere superando l’errore. Tre provvedimenti riguardano la modifica del nome di altrettante vie della frazione Fautarì, visto che la stessa denominazione era stata assegnata alle strade della vicina frazione di Misserio: adesso via IV Novembre diventa via Madonna delle Grazie, via Cesare Battisti diviene via Degli Ulivi e via Armando Diaz è stata denominata via Della Vigna. La quarta modifica interessa la via Tripoli a Santa Teresa di Riva, per differenziarla da quella di Misserio: la strada che collega la via Francesco Crispi alla via Luigi Pirandello, nel quartiere Barracca, è stata ora intitolata alla signora Maria Verardi, nata nel 1910 e scomparsa nel 2003, ricordata perchè nel 1947 donò alla parrocchia il proprio terreno dove sorge oggi la chiesa della Madonna di Portosalvo. Adesso le delibere verranno inviate alla Prefettura per il via libera definitivo. La biografia di Maria Verardi
Figlia del marchese Giuseppe Verardi e di Carmela Caminiti, nonché nipote di Vittorio Caminiti, due volte sindaco, Maria Verardi cresce tra Santa Teresa di Riva e Roma. Sposa Francesco Salimbeni di Limina e subito dopo lo scoppio della Seconda Guerra mondiale si sposta a Roma dove trascorre tre anni, fino a quando la città viene liberata. Qui, durante l'occupazione tedesca, assiste tanti bisognosi, procurando razioni di cibo e beni di fortuna, ed aiuta alcuni a nascondersi dai rastrellamenti presso il Collegio di suore della chiesa del Corpus Domini a via Nomentana. Dopo la guerra, torna a Santa Teresa di Riva e con il marito fa parte della cerchia dei più stretti amici e collaboratori del ministro Gaetano Martino, attorno al quale, nel secondo dopoguerra, sviluppa un rinascimento della città e della provincia di Messina. Devota cristiana, per tutta la vita si dedica con generosità all'aiuto della Chiesa e dei più deboli. Ad esempio aiuta a lungo una malata di tubercolosi, andandola a trovare spesso, incurante del pericolo di contagio. Nel 1947 dona alla parrocchia il terreno su cui sarà edificata la nuova chiesa della Madonna di Porto Salvo. Si spegne il 12 dicembre 2003, circondata dall'affetto dei figli e dei nipoti.