Mercoledì 11 Dicembre 2024
Identificati dalle autorità nel centro diurno a Barracca. Sindaco disponibile al confronto


Santa Teresa, pallone vietato e ragazzi sfrattati dall'ex caserma: "Danilo facci giocare"

di Andrea Rifatto | 28/08/2023 | ATTUALITÀ

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I ragazzi identificati e il cartello appeso al cancello

La struttura è nata per ospitarli, ma finora i cancelli sono rimasti chiusi. Così i ragazzi del quartiere hanno deciso di “inaugurarla” utilizzandola come area per giocare, fin quando sono arrivate le Forze dell’ordine e sono stati costretti ad andare via. È pronto ma inutilizzato ormai da un anno e mezzo il centro diurno educativo e di aggregazione per minori “Imparare per crescere” di Santa Teresa di Riva, realizzato nell’immobile di via Vittorio Emanuele Orlando che fino al 2009 ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza, prima di essere acquistato nel 2015 dal Comune per 407mila euro. Il finanziamento da 473mila 424 euro concesso dalla Regione, oltre un cofinanziamento comunale da 43mila euro, prevede la gestione in forma associata con il Comune di Sant’Alessio Siculo, ma le due gare d’appalto bandite nell’ultimo anno per individuare un operatore sono andate deserte. Così nel frattempo bambini e ragazzi del quartiere Barracca si introducono nel cortile esterno per giocare a calcio, ma nei giorni scorsi su richiesta di un residente sono giunti Polizia locale e Carabinieri che hanno interrotto il momento di svago e identificato i minorenni, chiedendo le generalità. Un intervento che ha scoraggiato i giovani del rione a continuare a giocare nell’ex caserma, scelta per trascorrere i loro pomeriggi vista l’assenza di strutture sportive e slarghi nelle immediate vicinanze. “Apprezzo e capisco che i bambini devono giocare, ma la libertà di ognuno non può essere limitata dal voler andare oltre il rispetto delle regole - commenta il sindaco Danilo Lo Giudice - non si può rimanere lì interi pomeriggi, anche dalle 14.30 alle 20, e a volte andare oltre il livello di buona educazione, siamo nel centro abitato e si dà fastidio. È giusto che la Polizia locale e i Carabinieri abbiano fatto il loro compito, andrò comunque a parlare con i ragazzi e cercheremo di trovare una sintesi per non creare problemi ai residenti e dare la possibilità di giocare”. 

I ragazzi di Barracca hanno appeso un cartello al cancello dell’ex caserma rivolgendo un appello al sindaco: “Danilo facci giocare, porta anche i tuoi figli - hanno scritto - non andiamo a giocare alle 14.30 ma alle 16.30”. Una soluzione potrebbe essere quella di riqualificare il campetto in cemento in via Pirandello, realizzando un manto idoneo per giocare a calcio e consentire così ai giovani del quartiere di avere uno spazio di svago. Sulla gestione del centro diurno Lo Giudice ha ribadito che le difficoltà per trovare un affidatario sono state legate al piano di gestione, redatto prima della pandemia: “Da allora tutto è cambiato - ha sottolineato - adesso proveremo ad apportare modifiche sostanziali che spero ci consentiranno di pubblicare un nuovo bando per trovare un gestore e rendere operativa la struttura. In caso contrario abbiamo un’altra ipotesi in mente, ma mi auguro non sia necessario attuarla”. Il prolungarsi dei tempi mette a rischio il finanziamento regionale: il Comune deve infatti individuare il soggetto gestore prima dell’erogazione del saldo, pena la revoca del beneficio, senza contare che l’operazione doveva concludersi entro 15 mesi, già superati. 


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