Santa Teresa, nuovo corso per il Centro sociale intitolato a Madre Teresa di Calcutta
di Andrea Rifatto | 29/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/04/2024 | ATTUALITÀ
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Sindaco, presidenti delle associazioni e giovani del centro
Porta adesso il nome di Madre Teresa di Calcutta il prefabbricato comunale realizzato una ventina d’anni fa in via Santi Spadaro, a Santa Teresa di Riva, destinato ad attività sociali. Nel gennaio 2020 l’Amministrazione comunale lo ha dedicato alla religiosa premio Nobel per la pace, che dedicò la sua vita ai poveri, e nei mesi scorsi la struttura è stata assegnata in comodato d’uso alle associazioni “Dispari Onlus” e “Scirocco Onlus” fino al 2027. Adesso si è tenuta la cerimonia di intitolazione, anche a seguito dei lavori effettuati due anni fa grazie al progetto da 62mila euro finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio con 44mila euro e dal Comune per i restanti 18mila euro, per il progetto di inclusione “Il loto blu, il vivaio delle diversità” in partenariato con l’associazione “Scirocco Onlus”. Al taglio del nastro era presente l’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Danilo Lo Giudice, le presidenti Natalina Polmo (“Dispari Onlus”) e Antonella Casablanca (“Scirocco Onlus”), i parroci Ettore Sentimentale, Aphrodis Kaberuka e Agostino Giacalone, i giovani che frequentano il centro, le loro famiglie, la Polizia locale e i volontari della Croce Rossa Italiana. L’associazione “Dispari” gestirà una parte della struttura per esperienze di auto organizzazione e mutuo aiuto tra le famiglie dei diversamente abili, incontri per scambi di idee, programmi di vita indipendente e attività per favorire esperienze di lavoro protetto per aiutare i disabili a raggiungere il maggior livello di autonomia possibile, mentre la “Scirocco” continuerà a gestire l’orto didattico con il nuovo progetto “Kairos Vivaio digitale”, con l’acquisto delle piante (bonsai ed erbe aromatiche) che saranno commercializzate con un’attività e-commerce per la vendita online, allo scopo di dare a 20 giovani dai 14 ai 35 anni l’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro. “I nostri ragazzi speciali avranno la possibilità di utilizzare a pieno questa loro sede - ha detto il sindaco Lo Giudice - è un punto di partenza e per questo il nostro impegno deve essere proiettato verso il futuro per cercare di migliorare la loro quotidianità”.