Domenica 28 Dicembre 2025
Il sindaco uscente non esclude la ricandidatura, De Luca punta su di lui per il governo


Santa Teresa, Lo Giudice ancora in campo con il terzo mandato. E c'è l'ipotesi Regione

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

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Lo Giudice è sindaco dal 2017

C’è un “Piano C” da non sottovalutare e che viene preso in considerazione dall’attuale maggioranza di governo per decidere le mosse politiche da attuare a Santa Teresa di Riva alle elezioni amministrative. Oltre alla soluzione “base” di arrivare alla scadenza naturale del mandato (nel 2027) e proporre agli elettori per la carica di sindaco l’attuale vicesindaca Annalisa Miano, dopo i due mandati di Danilo Lo Giudice, alla quale si è aggiunta l’ipotesi di una candidatura del primo cittadino a Giardini Naxos con il ritorno anticipato alle urne nel 2026, c’è una terza via che potrebbe tornare percorribile ossia l’introduzione del terzo mandato per i comuni sotto i 15.000 abitanti. Una decisione che spetterà alla politica regionale, che potrebbe accogliere la richiesta avanzata da tempo dall’Anci Sicilia affinché l'Assemblea regionale siciliana recepisca la normativa nazionale per estendere la possibilità del terzo mandato anche nell’isola. «Ci può essere l’effetto sorpresa con il terzo mandato - ammette lo stesso Lo Giudice dialogando in aula con il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta, che esclude invece una sua ricandidatura - a quel punto vi confronterete sempre con me. Se verrò “unto dal Signore” a Giardini Naxos, dovrò decidere se accettare, ma c’è un altro scenario che vede l’Amministrazione proseguire anche oltre il 2027, con la mia candidatura o la disponibilità alla candidatura. Sono sicuro che chi verrà dopo farà meglio di me e io in ogni caso sarò al suo fianco - ha aggiunto l’attuale sindaco di Santa Teresa di Riva - da semplice consigliere comunale o anche da libero cittadino». 

Parole che sembrano prefigurare una terza candidatura a sindaco qualora cambiasse la norma elettorale, anche perchè Danilo Lo Giudice è ben consapevole che Annalisa Miano non gode dello stesso consenso tributato finora a lui, in carica dal 2017. Tra gli scenari locali si inserisce anche la politica regionale: nel 2026 i sette deputati della Democrazia Cristiana all’Ars e i tre di Sud chiama Nord dovrebbero ufficializzare la nascita dell'intergruppo parlamentare e a quel punto il presidente della Regione, Renato Schifani, dovrà decidere se averli come alleati o avversari. Se la Dc potrebbe chiedere l’ingresso in giunta per Ignazio Abbate, De Luca punta invece su Danilo Lo Giudice, segretario regionale del partito. E si aprirebbe così un nuovo capitolo, anche perchè la carica di sindaco è incompatibile con quella di componente della Giunta regionale e dunque Lo Giudice dovrebbe eventualmente dimettersi.


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