Domenica 09 Novembre 2025
Il gestore del servizio non ha consegnato agli utenti il documento attestante l'acquisto


Santa Teresa, lampade per i defunti vendute senza ricevuta: la minoranza solleva il caso

di Andrea Rifatto | 04/11/2025 | ATTUALITÀ

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Le lampade accese per i defunti

Acquistare le lampade votive occasionali, dalla società che gestisce il servizio per conto del Comune, senza però ricevere un documento che lo attesti. È quanto accaduto a molti utenti che nei giorni scorsi si sono recati nei cimiteri di Santa Teresa di Riva, comprando al costo di 1 euro l’una le lampade straordinarie attivate per la ricorrenza della Commemorazione dei Defunti. Un’anomalia che diversi cittadini ci hanno segnalato e che abbiamo verificato il 2 novembre, acquistando una confezione da cinque lampade all’ingresso del cimitero centrale e pagando l’importo dovuto, senza però che ci venisse chiesto nulla o consegnato il documento commerciale, che sostituisce scontrini e ricevute fiscali cartacee nel caso di scontrino elettronico, che viene trasmesso in via telematica dall’esercente all’Agenzia delle Entrate. Eppure dovrebbe essere un obbligo, soprattutto per garantire la tracciabilità di quanto avviene nell’ambito dei rapporti con il Comune, al quale il concessionario deve versare il canone del 56,25% calcolato sull’effettivo incasso per ogni punto luce installato perennemente e occasionalmente. L’emissione del documento commerciale, infatti, non è facoltativa: l’art. 1 del D.M.7/12/2016 indica che l’esercente o il professionista che provvede all’invio telematico dei corrispettivi deve rilasciare il documento commerciale per le cessioni di beni o le prestazioni di servizi, salvo che non sia emessa la fattura elettronica o la fattura elettronica semplificata. Il documento deve essere emesso su un supporto cartaceo e con il consenso del cliente può essere consegnato anche in formato digitale.

Sul caso è intervenuto il consigliere di minoranza Nino Bartolotta: «La ditta stabilisce quanto deve versare al Comune presentando gli scontrini fiscali emessi durante la gestione del servizio - ha ricostruito - ma se non si rilascia lo scontrino (o si decide quanti scontrini rilasciare) non si presenta all’ente e dunque non si versa la quota dovuta e c’è anche un’evasione fiscale per il mancato pagamento dell’Iva». Bartolotta ha citato il suo caso, dove al momento dell’acquisto delle lampade gli è stato chiesto se volesse lo scontrino, mentre alla collega di minoranza Cristina Pacher la domanda non è stata posta, così come a molti altri utenti. Da una verifica effettuata dall’ex sindaco al Comune, nel 2024 sono stati emessi 1.500 scontrini con un incasso di 10.000 euro versato al Comune. «In questi giorni gli amministratori stazionavano agli ingressi dei cimiteri per stringere le mani alle persone - conclude Nino Bartolotta - mentre davanti a loro si consumava tutto ciò e non si sono preoccupati di verificare come funziona un servizio che dovrebbe garantire un introito al Comune. La gestione cimiteriale dovrebbe ricevere maggiori attenzioni da parte della politica, che non controlla neanche queste piccole cose ma è sempre pronta a mettere le mani in tasca ai cittadini pignorando somme dai conti correnti».


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