Venerdì 31 Ottobre 2025
La struttura che sorregge il lungomare e la via è in forte stato di degrado da anni


Santa Teresa, la copertura del torrente Portosalvo continua a cadere a pezzi

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Lo stato delle travi continua a peggiorare

Manca il progetto e pure il finanziamento. Così la copertura del torrente Portosalvo, a Santa Teresa di Riva, continua a lanciare preoccupanti segnali sulla sua tenuta mentre le condizioni strutturali peggiorano con il passare del tempo. La struttura sul corso d’acqua, che attraversa il quartiere dall’innesto con la Strada provinciale 19 al lungomare, si trova in un profondo degrado che continua a progredire, senza che sia stato attuato alcun intervento. Un’opera, quella di costruzione della copertura in cemento armato, realizzata a metà degli Anni ’60 ma che con il passare dei lustri non è mai stata oggetto di lavori da parte del Comune. Per il risanamento della copertura è stato inserito un intervento nel piano triennale delle opere pubbliche, all’89esimo posto su 91 opere, che prevede un costo di 4 milioni 135mila 123 euro e l’affidamento dei lavori nel 2025, ma la richiesta di finanziamento inviata al Ministero dell’Interno per ottenere la somma di 155.000 euro necessaria per la progettazione non è stata ammessa. Al di là del tentativo di reperire le risorse, null’altro è stato fatto nonostante siano passati nove anni dal primo sopralluogo del 7 novembre 2016, quando l’Ufficio tecnico ha riscontrato come l’impalcato presenti un degrado delle strutture portanti. Da allora, dopo una relazione stilata il 5 dicembre di quell'anno e inviata al sindaco del tempo Cateno De Luca, non si è passati dalle parole ai fatti. Oggi l’arteria soprastante il torrente Portosalvo è una via di grande comunicazione, utilizzata da veicoli e mezzi pesanti che percorrono il lungomare, e negli ultimi anni si sono aggiunti centinaia di camion diretti ai cantieri del raddoppio ferroviario che ogni giorno imprimono forti sollecitazioni alla struttura, oltre che i mezzi che viaggiano sull’impalcato per raggiungere le zone a monte di Santa Teresa, i comuni di Savoca e Casalvecchio Siculo, senza contare che intorno all’asta torrentizia sono state costruite case, strade e insediamenti produttivi. 

I segnali di allarme sono ben presenti già da tempo: sulla sede stradale sono comparse diverse lesioni e a preoccupare è soprattutto lo stato dei giunti di collegamento tra un impalcato e l’altro, in quanto quasi tutti presentano fratture e sono ben percepibili le vibrazioni provocate dal transito dei mezzi, soprattutto quelli pesanti. Un degrado strutturale evidente in particolare nel tratto finale a ridosso del lungomare, realizzato tra gli inizi degli Anni ’70 e la fine degli Anni ’80, dove è ben visibile la corrosione delle armature con conseguente indebolimento delle travi, deteriorate per l’esiguo spessore dello strato di copriferro ridottosi notevolmente per la corrosione dovuta alla salsedine. A ciò si è aggiunto il ruscellamento delle acque piovane e la presenza di difetti costruttivi (copriferro insufficiente o assente con armature affioranti), oltre al ristagno d’acqua, che hanno ridotto le sezioni portanti. Un torrente “tombato” da mezzo secolo che ha bisogno al più presto di un “check up” per essere messo in sicurezza e allungare la sua vita utile.


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