Santa Teresa, il torrente Agrò sarà più sicuro: partono i lavori dopo l'accordo - FOTO
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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L'alveo del torrente Agrò
Dal contenzioso evitato all’apertura del cantiere. Consegnati a Santa Teresa di Riva i lavori di sistemazione idrogeologica del torrente Agrò, finanziati nel 2019 dalla Regione con 3.417.000 euro di fondi europei Po Fesr, ridotti lo scorso agosto a 2.900.000 euro a valere sul Psc 2014-2020. Sulla sponda sinistra del corso d’acqua, nella parte alta di piazza Antonio Stracuzzi, si sono ritrovati il Comune e l’impresa “Consorzio Stabile InfraTech” di Sant’Agata di Militello, affidataria nel 2022 dell’appalto integrato per progettazione e realizzazione, che ha assegnato l’esecuzione dei lavori alla ditta “Effebi Soc. Coop.” di Reitano. L’esecutrice ha avviato l’allestimento del cantiere e attende la fornitura elettrica per poter avviare le opere, che entreranno nel vivo a partire da gennaio e secondo il cronoprogramma si concluderanno l’8 dicembre 2026, appena in tempo entro il termine del 31 dicembre fissato per non perdere il contributo regionale. Le ultime settimane sono state decisive per arrivare alla consegna, dopo che il 20 ottobre “Consorzio Stabile InfraTech” ha chiesto il recesso dall’appalto per mutate condizioni economiche e contrattuali. L’ente, per evitare di perdere il finanziamento, ha cercato di soddisfare tutte le richieste e dopo un incontro in municipio l’Ufficio tecnico e la giunta comunale hanno aggiornato i prezzi e approvato una variante al progetto esecutivo, che inizialmente, dopo il ribasso del 30,7063% in sede di gara, prevedeva una spesa di 1.583.826 euro per lavori e 18.785 euro per la sicurezza, per un totale di 1.602.612 euro oltre Iva. La variante, redatta dall’ingegnere Giuseppe Lo Pò, direttore dei lavori, ha portato l’importo dei lavori a 1.827.663 euro oltre 30.613 euro per la sicurezza, per un totale di 1.858.277 euro, oltre a 682.666 euro di somme a disposizione per una spesa complessiva di 2.540.944 euro, con 876.055 euro di economie. Come si interverrà nel torrente Agrò
Il progetto esecutivo, redatto dall’ingegnere Massimo Brancatelli e dall’architetto Benedetto Versaci della società “Orion Progetti Srls” di Capri Leone, ha come obiettivo la messa in sicurezza idraulica del torrente nella sua parte terminale al fine di ridurre il rischio idrogeologico e l’attuazione di una difesa del suolo mitigatrice. I lavori ricadono sulla parte finale dell’asta idraulica del torrente Agrò, ad una quota altimetrica che va da 0 a circa 25 metri sul livello del mare, dalla foce fino alla zona poco più a monte del depuratore fognario. Allo stato attuale il torrente si presenta sovralluvionato nella parte terminale isti e si interverrà con la riprofilatura dell’alveo mediante scavi e riporti di materiale sovralluvionato; il rivestimento corticale delle porzioni di argini asportati dalle piene del torrente, con l’allocazione di materassi Reno e gabbioni al piede; la realizzazione di massicciate di protezione delle sponde dall’erosione nella sua parte terminale; interventi di protezione dallo scalzamento delle pile del ponte ferroviario, dell’autostrada A18 e dell’acquedotto mediante l’impiego di massi di opportune dimensioni; il rivestimento del fondo dell’alveo in corrispondenza dei punti di maggiore criticità idrogeologica, ossia ponte ferroviario, ponte A18 e passerella in legno lamellare, con rivestimento in pietra calcarea. Le aree golenali saranno interessate da una rinaturalizzazione mediante riqualificazione naturalistica con vegetazione glareicola e ripariale, mediante utilizzo di sementi (germoplasma autoctono). Previsto anche l’utilizzo di 9.851 mc di sabbia per il ripascimento della spiaggia alla foce del torrente, su un’area di 10.300 mq.










