Lunedì 19 Maggio 2025
La ditta, dopo una falsa partenza, non è ancora intervenuta per ripristinare l'intervento


Santa Teresa, il cantiere "frettoloso" e la strada ceduta a Misserio: lavori ancora fermi

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Il marciapiede sconnesso per il cedimento

Ancora nessun intervento a Misserio per rimediare al cedimento della sede stradale e del marciapiede sulla Strada provinciale 23, all’ingresso della frazione di Santa Teresa di Riva, nella zona interessata dai lavori di consolidamento finanziati dalla Regione nel 2019 con 1.646.487 euro e conclusi a dicembre 2023. Da almeno sei mesi sono presenti vistose lesioni sia sull’asfalto ma soprattutto sulla pavimentazione in mattoncini autobloccanti del marciapiede, dove si è aperta una frattura tra la sommità del muro di contenimento in cemento armato e la parte posata sul nuovo rilevato stradale. Segni che, come ricostruito dai tecnici, manifestano un assestamento del terreno legato ad un’insufficiente costipamento dello stesso. Il Comune, una volta notato l’inconveniente, ha interessato il direttore dei lavori, l’ing. Giovanni Curcuruto e l’impresa esecutrice, la “Sa.Co.Rest Srl” di Favara, ed è stato stabilito che la ditta dovrà tornare sui luoghi effettuando l’intervento necessario a rimediare all'assestamento del terreno, senza costi aggiuntivi per il Comune in quanto le opere sono in garanzia. 

Due mesi fa i lavori sembravano pronti a partire, tanto che in piazza San Vito era stato depositato un cumulo di sabbia per riavviare il cantiere, ma da allora non è stato realizzato alcun intervento e nel frattempo la sabbia è sparita. Un imprevisto, quello del cedimento, legati alla necessità di chiudere in fretta il cantiere entro il 31 dicembre 2023, termine di scadenza per le operazioni finanziate a valere sui fondi Po Fesr 2014-2020, che ha costretto ad accelerare tutte le operazioni: dunque sia l’asfalto che la pavimentazione sono stati posati a breve distanza dall’esecuzione del costipamento del terreno, che visti i risultati aveva evidentemente la necessità di subire interventi di riassetto anche nei mesi successivi, allo scopo di aumentarne la compattezza ed evitare successivi cedimenti, ipotizzabili già allora.  


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