Sabato 08 Novembre 2025
Malumori in giunta, che il sindaco prova a negare, sulla designazione di Miano e non solo


Santa Teresa, i mal di pancia e le incertezze in maggioranza sulla successione al "trono"

di Andrea Rifatto | 05/10/2025 | ATTUALITÀ

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Lombardo, Sigillo e Trimarchi con Miano

Un nome ormai lanciato con due anni di anticipo, una candidatura che si cerca a tutti i costi di far passare come condivisa e un clima di incertezza sul futuro della compagine. È il clima che si respira oggi all’interno della maggioranza al governo di Santa Teresa di Riva, quando mancano ormai venti mesi alle elezioni amministrative per il rinnovo delle cariche, al netto di colpi di scena. Il sindaco Danilo Lo Giudice, in carica dal 2017, non potrà ricandidarsi, anche se l’ipotesi del terzo mandato è in discussione e potrebbe divenire legge alla Regione, ma ha annunciato già in estate che gli elettori troveranno sulla scheda il nome dell’attuale vicesindaca, Annalisa Miano. «L’hanno scelta i cittadini alle elezioni del 2022 - il mantra ripetuto dal primo cittadino - tributandole 1.446 preferenze, il numero più alto della lista, e già il giorno della vittoria ho detto che sarebbe stata il mio successore, non l’ho tirata fuori dal cilindro stabilendolo io. Ad oggi è la nostra candidata condivisa con tutti, al netto di tentativi di deviare qualcuno mentalmente o con altri ragionamenti - ha aggiunto Lo Giudice di recente - e riceverà il sostegno di tutti i consiglieri di maggioranza, di tutta la giunta e mi auguro di tutta la cittadinanza». Ma i mal di pancia all’interno della giunta non mancano, per una decisione tutt’altro che assunta collegialmente ma piuttosto presentata e imposta senza margini di discussione: «Gli oppositori si divertano pure a dire che gli assessori Gianmarco Lombardo e Domenico Trimarchi non sono d’accordo e non condividono il nome di Annalisa Miano - dice il sindaco - di fronte a queste cose sorridiamo con grande serenità». 

Celare e sminuire malumori interni è sempre stato un compito che il sindaco di Santa Teresa di Riva ha svolto con costanza, ma i nomi da lui stesso tirati in ballo non sono casuali e sono quelli di due amministratori che ultimamente non hanno gradito alcuni comportamenti e soprattutto alcune affermazioni della vicesindaca, come quelle rilasciate nel corso di un’intervista televisiva dove ha giudicato ormai finiti i tempi dei “pacchetti di voti” e ricordato di non essere figlia di medici o professori, evidenziando di essere partita dal basso. Parole che tutti hanno subito compreso come siano riferibili a Lombardo e Trimarchi. Il passaggio del testimone da Lo Giudice e Miano può in ogni caso contribuire a smembrare la squadra di governo e far prendere strade diverse ai suoi componenti. A ciò si aggiunge l’attuale situazione di incertezza legata alle Amministrative dei prossimi mesi a Giardini Naxos: «Fino al 6 gennaio sono tra i cinque papabili candidati a sindaco - ammette il primo cittadino di Santa Teresa di Riva - solo quel giorno si saprà il nome definitivo». Lo Giudice sarebbe però ineleggibile e dovrebbe dimettersi aprendo uno scenario nuovo, ossia le elezioni anticipate nel suo comune. Una mossa che potrebbe servire a spiazzare gli avversari, ma magari anche ad evitare fughe dalla maggioranza visti i tempi ristretti.


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