Santa Teresa ha il suo Piano del demanio marittimo: ecco cosa è previsto sulla spiaggia
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Oltre 110mila metri quadrati di spiaggia
La prima versione risale al febbraio 2012, revocata nei mesi successivi. E dopo un iter ripartito nel 2016, con l’individuazione di nuovi progettisti, adesso non si tornerà più indietro. Il Consiglio comunale di Santa Teresa di Riva ha dato il via libera al Piano di utilizzo del demanio marittimo, uno strumento fondamentale che disciplina la gestione, la tutela e l’uso della spiaggia e delle aree limitrofe, ma che mancava da anni. In aula è arrivato il voto favorevole della maggioranza e del consigliere indipendente Santino Veri, mentre gli esponenti di minoranza Nino Bartolotta e Cristina Pacher si sono astenuti (assente l’indipendente Martina Lombardo). Il Pudm arriva dopo la valutazione di conformità rilasciata dal Dipartimento regionale Ambiente, al quale adesso verrà trasmessa la delibera per l’avvio della procedura di valutazione ambientale strategica: un iter non ancora concluso, dunque, ma l’approvazione consiliare segna il “giro di boa” di una procedura complessa. Nel piano, redatto dall’ingegnere santateresino Carmelo Sturiale, l’area demaniale è stata suddivisa in tre zone: spiaggia (110.293 mq), lungomare (56.900 mq) e relitti demaniali (15.760 mq) e si prevede un’occupazione dell’arenile per un totale di 38.683 mq, con 71.609 mq (65%) che rimarranno per la pubblica fruizione, dunque ben oltre il minimo del 50% previsto dalla legge. Per la spiaggia il Piano di utilizzo del demanio marittimo prevede 12 aree per stabilimenti balneari o aree attrezzate per la balneazione, di cui 6 in prossimità di concessioni esistenti e 6 nuove: le aree da dare in concessione per stabilimenti balneari o aree attrezzate per la balneazione avranno tutte superficie diversa fino al massimo consentito di 3000 mq e le aree con superficie maggiore di 2000 mq saranno destinate a stabilimenti balneari, mentre quelle con superficie inferiore a 2000 mq potranno essere destinate a stabilimenti balneari o ad aree attrezzate per la balneazione a seconda dei parametri minimi richiesti nell’uno e nell’altro caso. Per ogni concessione il fronte mare sarà di massimo 100 metri e la distanza tra una concessione e l’altra di 25 metri. Prevista un’area per giochi ed altre attività per consentire attività relative a giochi gonfiabili, ludoteche, feste e aree per il divertimento e per i giochi in genere, due spazi per l’eventuale installazione di giochi gonfiabili acquatici e per altre attività acquatiche poste di fronte ad uno stabilimento balneare e all’area giochi. In prossimità delle foci dei Torrenti Agrò e Savoca previste due aree per la pesca sportiva h 24, fruibili da giugno a settembre: queste aree potranno essere date in concessione qualora qualcuno ne faccia richiesta oppure potranno essere destinate alla libera fruizione. Inserite due aree per gli animali d’affezione e previsti spazi ombreggiati con ombrelloni in legno e foglie di palma, oltre a punti di sorveglianza con bagnini con strutture prefabbricate con all’interno bagno, spogliatoio, nursery per il cambio dei bambini con infermeria e deposito. Pianificati 9 campi boe, 12 corridoi di lancio, 12 aree per il varo e l’alaggio, 12 aree per il rimessaggio dei piccoli natanti e alle due estremità del paese 2 aree per il rimessaggio dei natanti di grandi dimensioni. Previste anche due aree per la posa di sedie ed ombrelloni e per lo svolgimento di altre attività, quali noleggio di sedie ed ombrelloni, attrezzature in genere e saranno ammessi eventuali punti di ristoro: anche queste aree potranno anche essere richieste in concessione da privati. Lungo tutta la spiaggia sono previsti vari campetti per sport e giochi da spiaggia che potranno essere fruiti liberamente da tutti. Presi in considerazione, ma non previsti attualmente nel Piano, due interventi che potranno essere oggetto di successive modifiche, ossia il ripascimento e la protezione costiera (opere che partiranno a breve) e un porticciolo turistico alla foce del torrente Agrò, oltre a reti anti-liquami ed antimeduse. La minoranza ha condiviso il Pudm sotto l'aspetto tecnico ma non politico: «Questo strumento è un piano regolatore della spiaggia ed in quanto tale sarebbe dovuto nascere con la partecipazione - ha detto il consigliere Nino Bartolotta - era buon senso invitare i consiglieri, i commercianti, il comparto turistico che non è stato coinvolto. È mancato il coinvolgimento degli addetti ai lavori per la sua stesura, manca uno studio sui flussi turistici del paese per giustificare ad esempio la previsione di 12 stabilimenti balneari, le norme tecniche di attuazione non disciplinano quasi nulla, ad esempio sul decoro urbano, mentre avrebbero dovuto regolare tutti gli aspetti di maggior dettaglio». Per il sindaco Danilo Lo Giudice l’obiettivo è attrarre investitori e sulla spiaggia ci sono gli spazi sufficienti per tutti e bisogna proseguire nell’azione di valorizzazione della spiaggia, per la quale nella stagione estiva vengono stanziati 200.000 euro per i servizi necessari a renderla fruibile.










