Lunedì 29 Dicembre 2025
La rotatoria creata all'ingresso lato Catania a pochi mesi alla riapertura del ponte Agrò


Santa Teresa e l'inutile "ovalonda": risorse sprecate per un incrocio che avrà vita breve

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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La rotatoria attende la segnaletica orizzontale

“Benvenuti a Santa Teresa di Riva” recitano le insegne installate in piazza Antonio Stracuzzi, in quello che da sette anni è l’ingresso lato Catania della cittadina jonica. Una porta di accesso che rimarrà aperta per altri dieci mesi e poi verrà definitivamente chiusa, ma nonostante ciò l’Amministrazione comunale ha deciso di abbellirla spendendo quasi 80.000 euro, con un intervento dalla dubbia utilità per la realizzazione di una rotatoria sormontabile. I fondi messi in campo provengono in parte dalla Regione, che ha assegnato un contributo da 45.454 euro con la Finanziaria dello scorso gennaio per effettuare lavori di rigenerazione urbana ed attività di sorveglianza ambientale per tutte le fasi di cantierizzazione nell’ambito della costruzione del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, una sorta di ristoro per i comuni interessati dai cantieri, mentre altri 30.545 euro sono stati prelevati dal bilancio comunale per approvare un progetto esecutivo da 76.000 euro. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta “Pagano Carmelo” di Furci Siculo per un importo di 41.554 euro, oltre Iva e oneri, al netto del ribasso offerto del 12,50%, e il Comune ha affidato gli ultimi abbellimenti a due ditte di Viagrande (Catania) per la sistemazione illuminotecnica (“C.S. Energy System Srl” per una spesa di 6.318 euro) e per la sistemazione del verde («Mgs Green di Mangiagli Giuseppe Salvatore” per un costo totale di 10.844 euro). Il progetto, redatto dall’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico, si è concretizzato con la costruzione di una rotatoria ovale sormontabile in cemento al centro dell’incrocio, lasciando inalterate le dimensioni della rotonda realizzata nel 2019 con barriere new jersey in plastica, oltre a quattro isole spartitraffico sulle strade che convergono verso il centro, garantendo una larghezza della strada di 9 metri. All’interno dello spazio centrale è stata realizzata un’aiuola con la posa di alberi, piante ornamentali e prato, con illuminazione e scritte luminose, senza però fontane e getti d’acqua come annunciato dall’Amministrazione comunale prima dell’avvio dei lavori, mentre nell’angolo nord-ovest è stato realizzato quello che dovrebbe essere un marciapiede, che però non ha alcun collegamento con quello di via Torrente Agrò e termina all'angolo del piazzale.

Rimane un mistero su come possa contribuire una rotonda fiorita, o meglio un’ovalonda come qualcuno l’ha già ribattezzata, seppur dall’aspetto gradevole anche se c’è chi ha notato una certa somiglianza con le aiuole dei cimiteri monumentali, alla rigenerazione urbana e alla sorveglianza ambientale sui cantieri del raddoppio ferroviario (che a Santa Teresa di Riva non esistono visto che la nuova linea passerà interamente in galleria). Ma soprattutto ad ottobre 2026 sarà riaperto il ponte Agrò sulla Statale 114 e tutto il traffico, deviato dal 2018 sulla passerella provvisoria, tornerà sull’arteria principale: dunque l’incrocio delle quattro strade in piazza Stracuzzi non esisterà più e per questi pochi mesi si sarebbe potuta lasciare la rotonda provvisoria già esistente, pensando invece a riqualificare il vero ingresso lato Catania, ossia l'ampio marciapiede in uscita dal ponte Agrò, dove la pavimentazione è dissestata e le aiuole rimaste da oltre dieci anni con i tronchi tagliati delle palme divorate dal punteruolo rosso. L’Amministrazione puntava anche ad ottenere altre risorse dalla Regione partecipando all’avviso dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per accedere ai fondi volti a favorire lo sviluppo e la rigenerazione del verde urbano ed extraurbano, con un progetto per interventi di sviluppo del verde urbano e mitigazione degli eccessi termici nell'area di piazza Stracuzzi che però è stato giudicato ammissibile ma non finanziato per carenza di fondi. Una rotonda… sul mare, però, non si nega a nessuno e chissà se sui palchi della prossima campagna elettorale risuonerà il celebre brano di Fred Bongusto, come avvenne nel 2012, quando l’attuale squadra di governo criticò la realizzazione della rotonda in via Torrente Portosalvo realizzata nell’ambito dei lavori di realizzazione della rete fognaria per eliminare i reflui a cielo aperto.


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