Martedì 28 Ottobre 2025
Ad ogni acquazzone le vie diventano torrenti e laghi. Per il sindaco non è nulla di grave


Santa Teresa e le strade allagate, i cittadini chiedono risposte: "Situazione invivibile"

di Andrea Rifatto | 02/10/2025 | ATTUALITÀ

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Allagamenti alla rotatoria a Barracca

Strade che si trasformano in torrenti e arterie principali dove spuntano veri e propri laghi generati dagli allagamenti. È lo scenario al quale si assiste ormai ad ogni acquazzone in alcune zone di Santa Teresa di Riva, dove i sistemi di raccolta e smaltimento delle acque piovane continuano a dimostrarsi inefficienti. Il nubifragio di sabato scorso, con 70-80 millimetri di pioggia caduti  in 4-5 ore, ha confermato le criticità che affliggono almeno tre punti critici, come la via Coletta, la via Sparagonà e l’incrocio tra la vie Francesco crispi e Stradella Catania, sulla Statale 114 all’altezza della rotatoria di Barracca. Un problema accentuatosi anche a causa di cambiamenti climatici e dell’estremizzazione dei fenomeni meteorologici, che si manifestano con enormi quantità d’acqua scaricate in poco tempo. Un tema affrontato anche in Consiglio comunale e che ha spinto i cittadini a chiedere l’intervento dell’Amministrazione. «Questa è una delle fragilità del nostro territorio - ha evidenziato in aula il consigliere di minoranza Nino Bartolotta - chi governa il paese ha l’onere di capire se ci siano soluzioni, abbiamo una rete delle acque piovane che non riesce più a contenere le piogge normali, vetusta in un paese cresciuto a dismisura con una cementificazione selvaggia. Sabato non c’è stata una bomba d’acqua o un’alluvione, ma ci sono due-tre punti che continuano ad essere critici - ha sottolineato - a Barracca non possiamo concepire che siano stati eliminati i cattivi odori provenienti dalla caditoia senza trovare una soluzione per evitare che si formi il lago alla rotonda. A Sparagonà, invece, i soldi spesi per le caditoie nella parte bassa sono andati persi per lavori non idonei. I cittadini hanno ragione a lamentarsi, capisco che l’Amministrazione ha difficoltà a trovare soluzioni, ma al cittadino non interessa, vuole risolto il problema e si lamenterà sempre fino a quando viene risolto. Non si può pretendere che un cittadino vada con il manico della scopa ad aprire una caditoia».

Uno scenario non condiviso dal sindaco Danilo Lo Giudice: «Non è successo nulla di particolarmente grave o rilevante - ha replicato - a Barracca abbiamo eliminato i cattivi odori posizionando i sifoni, la caditoia ha le stesse dimensioni e per far entrare l’acqua nel sifone si rallenta il deflusso, ma non ha invaso il marciapiede, è rimasta sulla strada e impiega da 2 a 5 minuti per defluire. Se il quantitativo di acqua è superiore alla portata è normale che ciò avvenga, non c’è motivo di esasperare situazioni normali. In una caditoia sulla via Stradella Catania gli operai comunali hanno dimenticato di rimuovere la sottile lastra in lamiera posizionata in estate per fermare i miasmi, ma il cittadino che ha fatto il video-denuncia (poi sparito dai social, ndc), anzichè cercare lo spot, poteva utilizzare un semplice manico di scopa per piegarla e far defluire l’acqua. In via Coletta le pompe di sollevamento hanno funzionato regolarmente e in pochi minuti l’acqua è defluita, mentre in via Sparagonà il problema è stato notevolmente attenuato, seppur non risolto completamente, e avviene un normale deflusso in 5 minuti». Intanto lunedì sono iniziati gli interventi di pulizia straordinaria di pozzetti, caditoie stradali e griglie per la raccolta delle acque piovane e di osturazione delle condotte, affidati alla ditta “Miduri Srl” di Messina per una spesa di 21.972 euro.

Si muove anche il Comitato di quartiere Barracca-Catalmo, che ha inviato una lettera al sindaco, all'assessore ai Quartieri Gianmarco Lombardo e all’Ufficio tecnico chiedendo di partecipare ad un’assemblea straordinaria: «Dopo gli ultimi episodi accaduti sabato 27 settembre a causa delle condizioni meteorologiche che abbiamo avuto - scrivono i residenti - con tombini fognari saltati, strada completamente inagibile perché inondata di acque di dubbio colore e aspetto, escrementi sul marciapiede, chiediamo l'autorizzazione per organizzare un'assemblea straordinaria per discutere il dà farsi per cercare di risolvere questa situazione che è diventata invivibile e invitiamo il sindaco a partecipare a questa assemblea in modo da capire quella che è la nostra situazione e aiutarci a trovare una soluzione e il personale dell'Ufficio tecnico in modo che possa spiegarci il perché ci ritroviamo, anche solo dopo piccole quantità di pioggia, in situazioni di grande disagio in cui siamo costretti a chiamare Polizia locale, assessori e sindaco per avere aiuto. Nella speranza che ci possiate dare una spiegazione e trovare una soluzione a questi episodi che sono diventati insostenibili».


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