Giovedì 18 Aprile 2024
Prosegue la querelle tra il Comune e i proprietari di un edificio alle spalle dello slargo


S. Teresa di Riva. Demolizione di piazza Marina Militare, deciderà il Tar

di Gianluca Santisi | 25/07/2015 | ATTUALITÀ

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La strada dovrebbe sorgere nel tratto centrale della piazza

La trentennale querelle tra il Comune di S. Teresa di Riva e i proprietari di un edificio che sorge alle spalle di piazza Marina Militare Italiana, sul lungomare nel quartiere Bucalo, torna nelle aule dei tribunali, questa volta amministrativi. Nell’ottobre 2011 la Corte di Cassazione ha stabilito che i coniugi Lo Tartaro-Trimarchi, usciti vincitori ai danni del Comune da un lunghissimo procedimento legale, hanno diritto all’accesso carrabile alla loro abitazione, situata sulla Statale, anche dalla via marina, così come avveniva fino ai primi anni ’80, quando l’Amministrazione del tempo espropriò alcuni terreni per realizzarvi la slargo. Per ottemperare a quanto disposto nei provvedimenti giudiziari, nel 2014 il Comune, scartata l’iniziale ipotesi, tra l’altro non accolta dai vincitori del contenzioso, di realizzare la strada utilizzando una striscia di terreno libero sul versante sud, ha disposto la predisposizione di un apposito progetto. Nell’ottobre di quell’anno le parti si sono incontrate per discutere la soluzione progettuale proposta. L’ente santateresino riteneva sufficiente costruire una via di accesso, in direzione dell’attuale passerella pedonale, larga 3,50 metri e con uno slargo di manovra per i mezzi pesanti di 10,50 x 11 m, con il mantenimento dell’arco in cemento attualmente esistente in fondo alla piazza; nella controproposta Lo Tartaro-Trimarchi era inserita invece una strada larga 4 metri, con uno slargo di manovra di 15x12 m e il taglio dell’arco fino ad un’altezza di 3,50 m, oltre alla costruzione di un muro a delimitazione dell’accesso e dell’area di manovra, sia sul lato Messina che sul lato parco giochi. Subito dopo il Comune ha comunicato però alla controparte che non era possibile accettare la proposta formulata: il direttore dell’Area tecnica, geom. Francesco Pagano, ha evidenziato infatti come le soluzioni tecniche richieste dai proprietari dell’edificio “sono troppo incisive e mortificano la destinazione ad uso pubblico della piazza, la cui realizzazione ha implicato l’attivazione di una procedura espropriativa per la quale i procedenti in giudizio hanno percepito l’indennità di esproprio relativa”, suggerendo la nomina di un legale per poter stabilire in via definitiva una soluzione tecnica che soddisfi gli interessi di entrambe le parti. I proprietari hanno così deciso di rivolgersi al Tar chiedendo l’esecuzione del giudicato delle sentenze, con la demolizione della piazza in modo tale da poter creare una via di accesso anche per il transito dei mezzi pesanti e il risarcimento dei danni derivanti dal ritardo nell’adempimento di quanto stabilito nei tre gradi di giudizio. Il Comune ha conferito l’incarico di essere difeso dinanzi al Tar di Catania all’avv. Raffaele Tommasini, stanziando la somma di mille euro.

Più informazioni: piazza marina militare s. teresa  


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