Santa Teresa, Centro minori mai aperto: ultimatum della Regione e il Comune cambia strada
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L’immobile è pronto all’uso da gennaio 2022
L’operazione doveva concludersi entro quindici mesi, con l’attivazione della struttura, ma ne sono passati molti di più e le porte non si sono mai aperte. E adesso è arrivato l’ultimatum. Al Comune di Santa Teresa di Riva è giunta infatti una nota dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro in merito al Centro diurno educativo e di aggregazione per minori “Imparare per crescere”, realizzato nell’ex caserma della Guardia di Finanza di via Vittorio Emanuele Orlando. L’avviso è chiaro: se entro il 31 gennaio 2026 la struttura non entrerà in funzione, il finanziamento verrà revocato. Un rischio che avevamo segnalato già negli anni scorsi e che adesso è chiaro anche all’Amministrazione comunale, che si è attivata per evitarlo. Dopo tre gare per la gestione del Centro, alle quali nessun operatore economico si è dimostrato interessato partecipando alla procedura aperta che prevedeva l’affidamento previo il pagamento di un canone al Comune, adesso è stato deciso che il bene verrà concesso gratuitamente ad un ente del terzo settore che verrà selezionato in co-progettazione, destinando le risorse comunali per erogare servizi in favore dei minori. La Giunta comunale ha quindi dato l’indirizzo all’Area Amministrativa di muoversi in tal senso, mostrando così alla Regione la reale intenzione di attivare il Centro “Imparare per crescere” nell’edificio che fino al 2009 ha ospitato la caserma “Vincenzo Crimaldi”, prima di essere acquistato nel 2015 dal Comune al prezzo di 407.000 euro e poi rimesso a nuovo grazie ad un finanziamento regionale assegnato nel 2019 dalla Regione con 473.424 euro, a valere sui fondi comunitari Po-Fesr 2014-2020 Azione 9.3.1., ai quali il Comune di Santa Teresa di Riva ha aggiunto 43.000 euro di fondi dal proprio bilancio per la gestione in forma associata con il Comune di Sant’Alessio Siculo. Il bando prevedeva che “in caso di affidamento a terzi, il Comune dovrà individuare il soggetto gestore prima dell’erogazione del saldo, pena la revoca del beneficio e il recupero delle somme erogate”: finora la Regione ha erogato un’anticipazione da 86.077 euro (ottobre 2021) e il primo pagamento intermedio da 209.038 euro (marzo 2022), ma per ottenere il saldo bisogna dimostrare che l’operazione è attiva e funzionante, allegando oltre ai collaudi anche la documentazione relativa alla procedura di affidamento del servizio e il contratto/convenzione il soggetto affidatario. Atti che il Comune di Santa Teresa di Riva finora non ha potuto fornire. Nel frattempo, per evitare che il bene rimesso a nuovo rimanga chiuso e si deteriori, il Comune lo ha ripulito e ne ha destinato una parte alle attività di doposcuola per gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado. Salta, di conseguenza, l’idea manifestata di recente di destinare l’edificio a Casa dell’Autonomia nell’ambito del Piano “Dopo di Noi”, discussa dall’Amministrazione comunale con il Distretto socio-sanitario 32 di Taormina, per fornire assistenza alle persone con disabilità grave.