Santa Teresa, c'è un nuovo tentativo per l'adeguamento sismico della scuola di Sparagonà
di Andrea Rifatto | 03/06/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/06/2025 | ATTUALITÀ
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Il plesso scolastico "Giuseppe Carpenzano"
Si prova una nuova strada a Santa Teresa di Riva per arrivare all’adeguamento sismico della scuola dell’infanzia e primaria “Giuseppe Carpenzano” di Sparagonà. Finora non è stato possibile intercettare un finanziamento, ma adesso l’opportunità è offerta dall’avviso pubblico per interventi strutturali di prevenzione sismica sugli edifici pubblici individuati dal sistema di protezione civile come strategici o rilevanti per le conseguenze di un eventuale collasso, come le scuole, che ha una dotazione finanziaria di 21,8 milioni di euro a valere sull’azione 2.4.3 del Pr Fesr Sicilia 2021-2027. La Giunta comunale ha approvato un progetto esecutivo che prevede una spesa di 1.120.000 euro, di cui 789.018 euro per lavori e 311.256 euro per somme a disposizione, aggiornando al nuovo Codice degli appalti, al nuovo prezziario e ai nuovi criteri di sostenibilità un elaborato da 1.009.000 euro già consegnato al Municipio nel 2020 dall’ingegnere Salvatore Siracusano di Messina, incaricato dopo le verifiche sismiche effettuate nel 2018 sull’edificio, realizzato negli Anni ’50 in muratura. Responsabile unico del procedimento è stato nominato il geometra Francesco Pagano, direttore dell’Ufficio tecnico comunale, progettista l’ingegnere Onofrio Crisafulli con il supporto dell’ingegnere Domenico Musiano. Il termine ultimo per inviare l’istanza di finanziamento, fissato per oggi, è stato prorogato al 24 giugno e il sindaco Danilo Lo Giudice è stato autorizzato dalla Giunta a presentarla. Un’occasione da sfruttare per il plesso di Sparagonà, l’unico insieme a quello di Cantidati a non essere stato mai interessato da interventi di adeguamento sismico e strutturale, se si esclude l’azione puntuale al primo piano di Sparagonà attuata negli anni scorsi con la ricostruzione di un muro portante, che ha costretto alla chiusura del livello superiore da gennaio 2019 a gennaio 2020, demolito almeno 25 anni fa per unire il refettorio con una classe e creare un locale più ampio per l’asilo. Abbattimento, scoperto nel dicembre 2018 durante le verifiche sismiche, che aveva indebolito la struttura e reso meno sicura la stabilità del solaio di copertura, che in caso di terremoto avrebbe potuto subire cedimenti e crolli con rischi per i piccoli studenti. Il processo di valutazione delle domande si concluderà entro cinque mesi con l’approvazione di una graduatoria.