Santa Teresa, arriva l'ultimo ok da Palermo: lavori pronti a partire nel torrente Agrò
                        
                    
                    
                        di Andrea Rifatto | 29/10/2025 | ATTUALITÀ
                            
                    
  
                
                di Andrea Rifatto | 29/10/2025 | ATTUALITÀ
                            
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Il progetto di rigenerazione del torrente
                    
 A quasi quattro anni dall’affidamento dell’appalto sono pronte a partire le opere di sistemazione idrogeologica del torrente Agrò a Santa Teresa di Riva. L’apertura del cantiere, finalizzato a concretizzare un intervento finanziato nel 2019 dalla Regione con 3.417.000 euro di fondi europei Po Fesr-Azione 5.1.1.A, sembra infatti ormai imminente dopo la conclusione delle ultime procedure burocratiche. Il 16 ottobre il Comune ha inviato all’Autorità di Bacino la richiesta di nulla osta idraulico per l’accesso in alveo e lo svolgimento dei lavori e nei giorni scorsi è arrivato il via libera dal Servizio Pareri e Autorizzazioni ambientali-Demanio idrico fluviale e polizia idraulica di Messina, che consente così alla ditta affidataria di poter avviare le opere, già assentite con Autorizzazione Idraulica Unica rilasciata nel 2021, osservando alcune prescrizioni di sicurezza e salvaguardia dei luoghi interessati dal progetto. L’appalto integrato per progettazione e realizzazione delle opere è stato assegnato già nel marzo 2022 al “Consorzio Stabile InfraTech” di Sant’Agata di Militello per 1.602.613 euro e ad ottobre dello stesso anno è stato siglato il contratto d’appalto dei lavori con il Comune. La ditta “Consorzio Stabile InfraTech” può così adesso far partire i lavori, che avranno una durata di dieci mesi, appaltati per l’importo di 1.583.828 euro, oltre 18.785 euro per oneri di sicurezza, per un totale di 1.602.613 euro.  Il progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Massimo Brancatelli e dall’architetto Benedetto Versaci della società “Orion Progetti Srls” di Capri Leone prevede la riprofilatura dell’alveo mediante scavi e riporti di materiale sovralluvionato; il rivestimento corticale delle porzioni di argini asportati dalle piene del torrente, con la posa di materassi Reno e gabbioni; la realizzazione di massicciate di protezione delle sponde dall’erosione; la protezione delle pile del ponte ferroviario, dell’autostrada A18 e dell’acquedotto dallo scalzamento con l’impiego di massi naturali e il rivestimento del fondo dell’alveo in corrispondenza dei punti di maggiore criticità idrogeologica. Inoltre è previsto anche l’utilizzo del materiale sovralluvionato (per un totale di 9.851 metri cubi, un terzo della volumetria totale escavata) per il ripascimento della spiaggia alla foce del torrente, su un’area di 10.300 metri quadrati, così da ridurre gli impatti dell’erosione costiera. L’avvio delle opere è stato ritardato dalla mancata disponibilità delle somme a valere sulla misura 5.1.1.A del Po Fesr, in quanto le risorse dovevano essere spese entro il 31 dicembre 2023. Nei mesi scorsi, però, la Regione le ha recuperate nella Sezione speciale 2 del Piano di sviluppo e coesione 2014-2020 e il Dipartimento regionale dell’Ambiente ha firmato l’atto che formalizza l’assegnazione del finanziamento a valere sul Psc, assegnando un contributo di 2.900.000 euro, ossia il fabbisogno indicato dal Comune per realizzare l’intervento. 
 
                    











