Santa Teresa, alla "Felice Muscolino" in classe nel 2023: la Regione approva la variante
di Andrea | 29/09/2022 | ATTUALITÀ
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I prospetti iniziano a prendere forma
La campanella alla “Felice Muscolino” di Santa Teresa di Riva tornerà a suonare molto probabilmente all’inizio del 2023. Slitta di quattro mesi, infatti, la conclusione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico della scuola del Centro, sede della Direzione didattica (unica della provincia di Messina), avviati nel dicembre 2020 grazie al finanziamento da 2,9 milioni di euro concesso nel 2019 dalla Regione, ai quali il Comune ha aggiunto 50mila euro. La ditta esecutrice, la “Impresalv Srl” di Favara, a causa del difficile reperimento dei materiali da costruzione, ha chiesto una proroga di 120 giorni rispetto all’ultimo termine previsto, fissato per il 3 ottobre dopo la variante decisa lo scorso marzo che ha allungato i tempi da 16 a 22 mesi, e il Comune l'ha concessa stabilendo il nuovo termine di fine lavori per il 31 gennaio 2023. Dunque è ipotizzabile che le lezioni delle scuole dell’Infanzia e Primaria ripartano non prima di febbraio. La ditta ha completato il rinforzo strutturale dell’edificio a tre piani, realizzato in muratura nel 1950, e le opere principali previste in progetto, compresa la costruzione del nuovo tetto in legno e copertura in lastre coibentate, evitando così problemi legati all’arrivo dell’autunno e delle piogge. Adesso si sta procedendo con le opere di rifinitura dei prospetti esterni, ma restano da completare diversi interventi all’interno dell’immobile e poi bisognerà passare alla realizzazione della pensilina di copertura sul percorso di ingresso a scuola e alla sistemazione generale delle aree esterne, compreso il cortile e il campo di pallavolo/basket. Dunque servirà ancora tempo per effettuare tutte le opere a regola d’arte. Intanto l’Ufficio speciale per l'edilizia scolastica e universitaria dell’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale ha approvato la perizia di variante trasmessa a marzo dal Comune, dopo il parere favorevole espresso dal Dipartimento tecnico regionale in quanto l’atto, redatto dall’ingegnere Domenico Triolo, direttore dei lavori, non modifica gli elementi essenziali del contratto. La variante ha fatto lievitare l’importo dei lavori a 1 milione 920mila 425 euro (+9,32%), ma non ha comportato la necessità di spesa aggiuntiva, in quanto è rimasto invariato l’importo complessivo dell’opera, pari a 2 milioni 950mila euro. Un passaggio necessario per consentire un maggior risanamento delle strutture in cemento armato ammalorate, il completo rifacimento dei blocchi servizi igienici e degli impianti, l'installazione di un nuovo bruciatore nella caldaia a gasolio, la sostituzione della grondaia in muratura ormai marcia con una nuova struttura in lamierino, l'adeguamento dell'impianto elettrico, la sostituzione degli imbotti esterni con infissi senza cassonetto per avere una migliore illuminazione degli ambienti interni (l'oscuramento sarà garantito con le tende) e la predisposizione dell’intera superficie del tetto per l'installazione di un impianto fotovoltaico. In questi giorni la Regione ha inoltre accreditato al Comune le somme per il terzo e quarto stato di avanzamento lavori, per un totale di 529mila 217 euro.