Santa Teresa, alberelli “sfortunati” sul lungomare: cronaca di un verde che non c’è
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Uno degli alberelli potati
Nove anni di Bandiera blu e nove anni di alberi… “fantasma”. Sarà un caso, ma da quando il lungomare di Santa Teresa di Riva è stato insignito del riconoscimento le scelte adottate in materia di vegetazione si sono rivelate inesorabilmente fallimentari. Anche gli esemplari di oleandro, piantumati a partire dal 2020 e fino allo scorso anno, sono risultati poco idonei e le mareggiate dei mesi scorsi li hanno danneggiati facendo appassire la chioma, con rami e foglie che non hanno dato più segni di vita. Così due giorni fa la ditta che gestisce la manutenzione del verde pubblico ha proceduto alla potatura delle chiome ingiallite su 103 dei 104 esemplari di oleandro esistenti sul lato mare della litoranea, visto che soltanto un alberello nel quartiere Bucalo è rimasto indenne mantenendo la colorazione verde. Le piante si presentano adesso come dei moncherini e tali rimarranno probabilmente per tutta l’estate, visto che la chioma non potrà riformarsi in tempi rapidi, sperando che non ci siano esemplari del tutto appassiti e con il tronco ormai morto. La scorsa estate il Comune era intervenuto sostituendo 60 alberi, per una spesa di 17mila 727 euro, e anche questi ieri sono stati potati in quanto la chioma si presentava ormai ingiallita. Allora gli esemplari erano 118, oggi sono 104 in quanto mancano all’appello quelli all’estremità sud del lungomare, nel tratto crollato a gennaio. In otto anni, dal 2016 al 2024, sono stati attuati quattro interventi tra rimozione delle tamerici, piantumazione del mirto crespo, rimozione di quest’ultimo e sostituzione con gli oleandri, con una spesa di almeno 150mila euro, ma più che decorazione sembra solo un’illusione e gli alberi “morti” continuano ad arredare il lungomare santateresino, dove l’ombra delle tamerici rimane solo un lontano ricordo.