Salvaguardia della costa a Santa Teresa, chiesti altri chiarimenti. Lavori dopo l'estate?
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La caratterizzazione dei sedimenti è stata aggiornata
Si lavora per chiudere alla Regione la procedura di Valutazione di impatto ambientale e di Autorizzazione all’immersione della sabbia in mare, nell’ambito del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), per poter aprire il cantiere delle opere di salvaguardia della costa di Santa Teresa di Riva, già appaltate al “Consorzio Ciro Menotti” per l’importo di 7 milioni di euro, che prevedono la realizzazione di 14 pennelli in scogli lavici e il ripascimento sulla spiaggia con la sabbia proveniente dal torrente Savoca. Lunedì è stato pubblicato il verbale dell’audizione dello scorso 12 marzo durante la quale è stato esaminato il progetto dalla Commissione tecnica specialistica e dal Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico (soggetto proponente) e sono stati chiesti chiarimenti su vari aspetti. In merito alla compatibilità dei sedimenti del torrente con quelli della spiaggia il proponente ha spiegato che il materiale di scavo derivante dalla realizzazione dello scanno di imbasamento dei pannelli deve essere sottoposto a caratterizzazione ambientale, al fine di verificarne l'idoneità al riutilizzo come materiale per il ripascimento, ed è stato chiesto di chiarire se sia stata effettuata la caratterizzazione dei sedimenti della spiaggia necessaria ai fini della valutazione della compatibilità dei sedimenti ed al rilascio dell’autorizzazione per l’immersione della sabbia in mare. Procedura che è stat avviata nei giorni successivi alla riunione. I campionamenti nell’area di prelievo dei sedimenti (torrente Savoca) sono stati condotti ad una profondità di 50 centimetri ed è stato chiesto di chiarire se questa profondità corrisponda a quella del previsto dragaggio. Riguardo a mezzi e metodologie per il dragaggio e il ripascimento, la Commissione tecnica specialistica ha rilevato che non sono state descritte le modalità e le tecniche previste per le operazioni di dragaggio, trasporto e ripascimento sia della spiaggia emersa che di quella sommersa e che non risulta presente un cronoprogramma dettagliato delle attività. Sui Piani operativi per il trasporto e la movimentazione dei massi è stata rilevata l’assenza di una cartografia a scala adeguata con i percorsi previsti per le operazioni di trasporto dal torrente alla spiaggia e sul progetto relativo al dragaggio è stato giudicato non chiaro se il progetto di dragaggio dei sedimenti sia stato già sottoposto a procedure di valutazione di impatto ambientale. Il Commissario di Governo si è riservato di trasmettere la documentazione integrativa entro 30 giorni, ma sembra ormai difficile poter arrivare al rilascio entro l’estate del parere definitivo di Valutazione di impatto ambientale e di Autorizzazione all’immersione della sabbia in mare da parte Commissione tecnico Specialistica, per poter così aprire così il cantiere, dopo un iter durato dieci anni. Dunque è probabile che i lavori vengano avviati dopo la stagione balneare, anche per non comprometterla.