S. Teresa, una strada alternativa per dare respiro a Sparagonà: il Comune ci riprova
di Andrea Rifatto | 07/12/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/12/2019 | ATTUALITÀ
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Il punto in cui dovrebbe iniziare la nuova strada
Si torna a parlare di una strada alternativa alla via Sparagonà a S. Teresa di Riva, per collegare il centro abitato con la zona a monte nella parte nord del paese. La Giunta comunale, su proposta del sindaco Danilo Lo Giudice, ha approvato un atto di indirizzo rivolto all’Ufficio tecnico affinché si avvii l’iter per la progettazione di una strada di collegamento tra la zona a monte della ferrovia e la Statale 114, che possa servire anche come via di fuga in caso di calamità o situazioni di emergenza. L’idea è quella di ottenere un’arteria che costeggiando il torrente Savoca permetta la connessione tra l’estrema periferia nord e la Strada provinciale 23 che conduce a monte, liberando così dal traffico la via Sparagonà, attualmente principale strada per raggiungere le frazioni Quartarello, San Gaetano, Giardino e Misserio, ormai non più adeguata a garantire il transito a doppio senso di marcia e di alcune tipologie di mezzi, ad esempio quelli pesanti e di soccorso vista anche la presenza dell’angusto sottopasso ferroviario, e sottoposta a un aumento notevole del traffico per via dell’espansione demografica degli ultimi 30 anni. Dunque l’Amministrazione è tornata a immaginare di ricavare una strada al confine con l’argine destro del torrente Savoca, ipotesi già valutata tra il 2004 e il 2006 durante la sindacatura di Carlo Lo Schiavo ma poi rimasta lettera morta, anche per via dei vincoli legati ai rischi di natura idrogeologica vista la vicinanza con il corso d’acqua. Un’arteria già in buona parte esistente, tra la Sp 23 e l’autostrada, con un tratto di 900 metri a due corsie, se si escludono una curva con strettoia in corrispondenza dell’acquedotto Fiumefreddo e un tratto a larghezza ridotta sotto l’A18. Adesso bisognerebbe dunque progettare e realizzare l’ultimo tratto a valle, con un sottopasso ferroviario, per collegarla dall’autostrada fino al lungomare nella zona della caserma dei Carabinieri. “Abbiamo discusso dell’ipotesi con l’ingegnere capo del Genio civile, Antonino Platania – spiega il sindaco Lo Giudice – che ha dato disponibilità a valutare l’opera dopo la presentazione di un progetto da studiare nel dettaglio”. Adesso la palla passa dunque all’Ufficio tecnico.