S. Teresa, strade e marciapiedi occupati e negati: il Comune stanga un'attività
di Andrea Rifatto | 15/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/07/2021 | ATTUALITÀ
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La zona dove sono intervenuti i Vigili urbani
Muoversi lungo le vie di Santa Teresa di Riva è spesso un’impresa per chi ha difficoltà negli spostamenti. Non tutti i marciapiedi e le strade sono infatti accessibili ai diversamente abili e a ciò si aggiunge la cattiva abitudine di occupare il suolo pubblico da parte di automobilisti indisciplinati ma anche di commercianti non rispettosi delle regole, che scambiano marciapiedi e banchine per vetrine dove esporre le loro merci. Le maggiori criticità si vivono sulle via Francesco Crispi e Regina Margherita (la Statale 114) e i disagi causati dai marciapiedi occupati, soprattutto per gli anziani e i più deboli, sono notevoli, visto che tutti sono costretti a camminare in strada e a schivare le auto in transito. L’occupazione del suolo pubblico avviene poi anche da parte di alcuni negozianti, che sembrano ormai abbiano quasi guadagnato il “diritto” ad allestire esposizioni e veri e propri “bazar” negli spazi antistanti l’esercizio commerciale: dal negozio di elettrodomestici a quello di prodotti per l’agricoltura, dall’ortofrutta al supermercato, esistono delle attività dove il rispetto delle regole è un optional e a farne le spese sono quanti hanno problemi a deambulare, i disabili in carrozzina ma anche mamme e papà che spingono i passeggini con i loro figli. In alcuni tratti, infatti, il marciapiede si riduce ad appena 40 centimetri per la presenza di prodotti in vendita, espositori, cartelli, vasi per le piante, molto spesso senza alcuna autorizzazione per occupare il suolo. Finora non stati effettuati dei veri e propri controlli a tappeto, quantomeno su tutto il corso principale, ma la Polizia municipale nei giorni scorsi non ha potuto fare a meno di intervenire sulla via Crispi nei pressi dell’incrocio con via Torrente Portosalvo, dove ha contestato alla titolare del negozio di elettrodomestici “Sakura” l’occupazione abusiva della sede stradale antistante l’esercizio con materiali in esposizione, ossia tv, lavatrici, ventilatori, una motozappa, rotoloni e una scaffalatura metallica: al trasgressore è stato intimato il ripristino immediato dello stato dei luoghi, ma visto il persistere dell’occupazione della strada durante l’orario di apertura dell’attività, il sindaco Danilo Lo Giudice ha firmato un’ordinanza-diffida per l’immediato sgombero con la contestuale irrogazione della sanzione accessoria prevista, ossia la sospensione del titolo autorizzatorio e la chiusura dell’esercizio commerciale per cinque giorni: in caso di inottemperanza il Comune provvederà coattivamente alla rimozione dell’occupazione abusiva con addebito delle spese, all’irrogazione della sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e al deferimento all’Autorità giudiziaria. La titolare potrà presentare ricorso contro l’ordinanza rivolgendosi al Tar entro 60 giorni oppure al presidente della Regione entro 120. Servirebbe comunque una vera e propria operazione marciapiedi liberi per restituire decoro agli spazi pubblici e renderli pienamente accessibili, applicando le dovute sanzioni nei confronti di tutti i trasgressori.