S. Teresa, stop al "fiume" in via Sparagonà: presto i lavori per la raccolta delle acque
di Andrea Rifatto | 31/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/12/2021 | ATTUALITÀ
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Un allagamento all'incrocio
Dopo dieci anni si torna ad intervenire per la raccolta delle acque piovane in via Sparagonà a Santa Teresa di Riva, strada che si trasforma in un torrente ad ogni temporale e da dove acqua e sabbia si riversano fin davanti le abitazioni della via Regina Margherita, creando un lago. L’Amministrazione comunale ha infatti deciso di investire l’importo di 110mila euro per la realizzazione di una nuova rete di smaltimento, nel tratto finale a valle da via Santi Spadaro fino al lungomare Paolo Borsellino. La giunta, presieduta nell’occasione dal vicesindaco Domenico Trimarchi, ha approvato un elaborato esecutivo redatto dall’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico comunale, che prevede una spesa di 83mila 353 euro per lavori e 26mila 646 euro per somme a disposizione: i costi saranno coperti con 70mila euro assegnati dal Governo nazionale come contributo annuale per la realizzazione di investimenti per la messa in sicurezza di strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e altri 40mila euro prelevati dal bilancio comunale. L’intervento prevede la realizzazione di quattro caditoie lineari (su tutta la larghezza della strada) per la raccolta dell’acqua, due a monte e due a valle della via Regina Margherita, che verrà poi convogliata in una tubazione interrata che sfocerà sulla spiaggia; inoltre si potenzieranno le due caditoie puntuali esistenti agli angoli tra la vie Sparagonà e Regina Margherita. Un’opera attesa da decenni, iniziata nel febbraio 2012 dall’amministrazione allora guidata dal sindaco Alberto Morabito, che aveva appaltato un intervento da 70mila euro per il ripristino della conduttura delle acque reflue, ma poi modificata: i lavori prevedevano infatti la realizzazione di quattro caditoie continue nel tratto via Spadaro-via Margherita e presero il via il 2 maggio, poco prima delle elezioni, ma cinque giorni dopo la nuova amministrazione capeggiata dal sindaco Cateno De Luca, appena insediatasi, sospese il cantiere e approvò una variante, dalla quale sparirono le grate di raccolta, e si decise di separare acque bianche e nere solo nel tratto lato mare (dove esistono delle caditoie rivelatesi poco funzionali), mentre lato monte venne deciso di realizzare un nuovo canalone ma sempre per le acque miste. Il problema si è dunque trascinato per altri dieci anni fino ad oggi, visto che le vecchie bocche di lupo sotto i marciapiedi sono in buona parte otturate, coperte dall’asfalto o troppo piccole e non riescono di conseguenza a raccogliere tutta la quantità d’acqua che giunge da monte e che crea costantemente allagamenti all’incrocio con la Statale 114, con disagi per i residenti e le attività della zona. Le procedure di appalto sono già state avviate dal responsabile unico del procedimento, il dottor Francesco Scarcella dell’Ufficio tecnico: adesso verranno invitate cinque ditte per presentare offerta e una di queste si aggiudicherà i lavori, che partiranno a gennaio e dureranno alcuni mesi con la conseguente chiusura della via Sparagonà nel tratto interessato dalle opere.