S. Teresa, scattano i controlli sui rifiuti: tra gli indisciplinati anche una parrocchia
di Andrea Rifatto | 10/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/06/2021 | ATTUALITÀ
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Sacchi neri accanto ai bidoni: un'abitudine che continua
È scattato un giro di vite sui conferimenti dei rifiuti all’alba di martedì a Santa Teresa di Riva. Gli agenti della Polizia locale e gli ispettori ambientali hanno infatti setacciato alcune vie, in particolare la Statale 114, per verificare il rispetto delle regole, da parte degli utenti, nell’esposizione dei contenitori per la raccolta porta a porta. La giornata era riservata al rifiuto secco, il cosiddetto indifferenziato, ossia quella frazione composta da scarti che non possono essere riciclati ma sono stati destinati a finire in discarica: in tanti, però, continuano a scambiare il martedì come il giorno in cui sbarazzarsi di ogni genere di rifiuto, spesso violando le disposizioni in vigore sin dal 2016. Le regole, infatti, prevedono che possa essere posizionato in strada per il ritiro esclusivamente il mastello da 30 litri (o il carrellato o cassonetto per le utenze non domestiche) senza ulteriori buste e sacchi, in quanto il residuo secco è la tipologia di rifiuto che viene presa in considerazione per il calcolo della parte variabile della bolletta rifiuti (euro/kg) e ogni eventuale quantità conferita in eccedenza rappresenterebbe un comportamento elusivo, in quanto non computabile al singolo utente con un conseguente aumento dei costi di smaltimento da ripartire poi su tutta la collettività. Vigili e ispettori hanno quindi riscontrato per ben 18 volte la presenza di rifiuti extra contenitore e hanno lasciato un avviso di accertamento contestando la “diversa modalità di conferimento”, mentre successivamente la ditta ha provveduto a rimuovere sacchi e buste per evitare inconvenienti di natura igienico-sanitaria. Tra i 18 indisciplinati che hanno ricevuto l’avviso anche la Parrocchia Madonna di Portosalvo del quartiere Barracca, visto che nella piazza antistante la chiesa sono stati trovati diversi sacchi di immondizia all’esterno del bidone per l’indifferenziato. Adesso spetterà al Comune valutare se procedere con la contestazione delle violazioni traducendole in sanzioni a carico dei trasgressori, che secondo l’ordinanza del 2016 rischiano da 25 a 500 euro. Qualche utente ha protestato sostenendo di non riuscire a conferire il secco utilizzando solo il mastello da 30 litri, ma serve uno sforzo comune per ridurre la quantità di indifferenziata cercando di aumentare la separazione dei rifiuti, con un conseguente beneficio anche di natura economica.