S. Teresa, quei resti che "sporcano" la spiaggia Bandiera blu
di Andrea Rifatto | 10/05/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/05/2019 | ATTUALITÀ
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Una delle vecchie fosse settiche sull'arenile
Sarà la terza estate con la Bandiera blu e… la ventesima, a S. Teresa di Riva, con i resti delle vecchie fosse settiche sulla spiaggia, utilizzate fino a qualche decennio fa per la raccolta dei reflui fognari provenienti dalle abitazioni. Nonostante siano passati molti anni da quando sono state disattivate in seguito alla realizzazione della rete fognaria sul lungomare, il Comune non ha mai provveduto a rimuoverle completamente, neanche in occasione dell’appalto affidato appositamente nel 2000, quando probabilmente si intervenne con la demolizione superficiale delle circa dieci strutture in cemento armato. Quel che ne resta, dunque, riemerge in particolare al primo temporale e in caso di mareggiate, visto che bastano pochi minuti di pioggia per provocare la fuoriuscita sulla spiaggia di acque meteoriche miste a quelle fognarie in corrispondenza dei vecchi scarichi a mare ad esse collegate, complice anche l’erosione della costa che nei decenni ha fatto abbassare notevolmente il livello della spiaggia rispetto al lungomare. La loro presenza non costituisce di certo uno spettacolo edificante e nonostante negli ultimi anni le amministrazioni comunali abbiano deciso di puntare fortemente verso lo sviluppo turistico a partire proprio dalla spiaggia, giudicata il “gioiellino” di S. Teresa, e ottenendo il riconoscimento della qualità ambientale dell’arenile assegnato dalla Fee, nessuno ha mai pensato di occuparsi dei vecchi manufatti in cemento armato ancora presenti sull’arenile e così, ad ogni inizio della stazione balneare, ci si limita a ricoprirle con la sabbia in occasione della realizzazione delle scivole tra marciapiede e spiaggia. Eppure basterebbe probabilmente una spesa non eccessiva per farle sparire e presentare così la spiaggia più accogliente e sicura per residenti e turisti. Basterebbe volerlo.
