Articoli correlati
S. Teresa. Un centro per immigrati sulla Panoramica
di Andrea Rifatto | 08/09/2013 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/09/2013 | ATTUALITÀ
3117 Lettori unici | Commenti 3
Il capogruppo Triolo e il Polifunzionale
L’edificio polifunzionale di Santa Teresa di Riva, costruito sulla Panoramica e rimasto in abbandono da vent’anni, potrebbe presto vedere la luce: in questi giorni infatti si stanno tenendo gli incontri presso la Prefettura di Catania per limare gli ultimi dettagli prima dell’invio del progetto di rifunzionalizzazione della struttura, che prevede la creazione di un centro di assistenza per immigrati regolari. L’idea nasce nel 2010, quando l’Amministrazione comunale guidata da Alberto Morabito presenta un progetto alla Prefettura di Messina, che lo gira poi a quella di Catania, per accedere ai finanziamenti erogati dal Ministero dell'Interno (Fondo Europeo per l’Immigrazione, Azione IV/2009 – Interventi di mediazione culturale) per completare il manufatto e destinarlo a centro di assistenza per immigrati regolari e per altre attività finalizzate all’integrazione sociale. La proposta era stata elaborata con la collaborazione dell’associazione Penelope, attiva da anni nell’ambito delle emergenze sociali, che nel 2010 elaborò il progetto “Millemondi” riuscendo ad ottenere un finanziamento dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini dei paesi terzi. Il progetto per il polifunzionale di Santa Teresa però non era stato ammesso a finanziamento in quanto non venivano rispettati alcuni parametri necessari ad entrare in graduatoria; altre strutture siciliane invece erano già state destinate all’integrazione e agli scambi culturali con immigrati giunti nelle nostre terre. L’associazione Penelope, con la responsabile Antonella Casablanca però non ha mollato, stimolando il comune di Santa Teresa a insistere su ogni strada per provare a recuperare il tempo perduto. La questione è stata seguita dal capogruppo della maggioranza consiliare Sandro Triolo, che ha contattato la Prefettura di Catania ricevendo come risposta che il progetto non rientrava tra gli ammessi al finanziamento; di recente il Ministero dell’Interno ha ritagliato altre risorse per il Fondo Europeo Immigrazione e Santa Teresa ha la possibilità di potervi accedere. E’ stato necessario però rimodulare il progetto preliminare esistente, che prevedeva una spesa di circa 900mila euro tra lavori e somme a disposizione, importo non sufficiente a completare e mettere in funzione la struttura. Nel nuovo progetto, che riprende gli elaborati grafici del precedente ma in cui è stato aggiornato il computo metrico estimativo, carente di tante voci di lavorazione, ed è stata inserita la necessità del certificato di prevenzione incendi, obbligatorio per il collaudo della struttura, la spesa prevista è di 1mln 450mila euro circa, di cui 450mila sono somme a disposizione per iva, spese tecniche, arredi e attrezzature: somme interamente coperte con il finanziamento senza che si renda necessario un intervento sul bilancio comunale. Se la prefettura etnea condividerà la proposta elaborata dal Comune di Santa Teresa per la rifunzionalizzazione del polifunzionale sulla Panoramica, le possibilità di ottenere il finanziamento sono alte: i soggetti valutatori sono altamente qualificati e studieranno attentamente sia le caratteristiche edilizie previste per la struttura sia con quali modalità si prevede di gestire il centro di assistenza e se rispetterà gli obiettivi previsti dal bando ministeriale. Un centro di cui si sente la necessità vista l’assenza sul territorio di strutture simili: il bacino di utenza è molto ampio e l’associazione Penelope ha il polso della situazione in merito all’integrazione, non sempre facile, degli immigrati regolari sul nostro territorio. Non resta che incrociare le dita e sperare che sia la volta buona che il polifunzionale di Santa Teresa divenga davvero un luogo di scambi culturali e socializzazione, così da riscrivere finalmente una infelice pagina di storia santateresina.