Venerdì 19 Aprile 2024
Intitolata all'eroe di Nassiriya la Sezione dell'Associazione Nazionale Carabinieri


S. Teresa omaggia Giovanni Cavallaro: “L’Arma non dimentica i suoi figli" - FOTO

di Andrea Rifatto | 26/05/2018 | ATTUALITÀ

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La cerimonia a Villa Crisafulli-Ragno

“L’Arma dei Carabinieri non dimentica mai i suoi figli, in particolare quelli che hanno dato tanto”. Ed è tra questi il sottotenente Giovanni Cavallaro, vittima della strage del 2003 a Nassiriya, ricordato con commozione oggi a S. Teresa di Riva nel corso della cerimonia in cui gli è stata intitolata la Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri che ha sede nel Palazzo della Cultura-Villa Crisafulli Ragno. Un evento che ha chiuso due giorni di celebrazioni nella cittadina jonica iniziate ieri sera con il concerto della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri del XII Reggimento Sicilia, complesso artistico formato da oltre 30 esecutori, che per un’ora e mezza si è magistralmente esibito in piazza Marina Militare Italiana dinanzi a un numeroso pubblico. Oggi, invece, la giornata è iniziata con una santa messa nella chiesa Madonna di Portosalvo, celebrata dal cappellano militare don Rosario Scibilia e concelebrata dai sacerdoti Agostino Giacalone, Francesco Broccio e John Mwashimaha. Presenti alte cariche dell’Arma dei Carabinieri, a partire dal generale di brigata Riccardo Galletta, comandante della Legione Carabinieri Sicilia; il tenente colonnello Antonino Drago, vicecomandante del Comando provinciale Carabinieri di Messina; il capitano Arcangelo Maiello, comandante della Compagnia di Taormina; il luogotenente Maurizio La Monica, comandante della Stazione Carabinieri di S. Teresa e altri ufficiali da tutta l’Isola. Alla cerimonia anche il sindaco Danilo Lo Giudice con la sua amministrazione, i familiari di Giovanni Cavallaro, la vedova Sabrina Brancato, i figli Diego e Lucrezia, sindaci e amministratori di diversi comuni del comprensorio, la Associazioni Nazionali Carabinieri di S. Teresa, Taormina, Messina, San Filippo del Mela, Capo d'Orlando, Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Catania, Gravina di Catania, Biancavilla, Zafferana Etnea, l’Associazione Combattenti di Sant’Alessio Siculo, L’Istituto Nastro azzurro di Messina e la Croce Rossa di Roccalumera.

Dopo la messa, il lungo corteo di autorità militari, civili e religiose ha percorso via Francesco Crispi fino al parco Unità d’Italia a Villa Crisafulli-Ragno, per la cerimonia con gli interventi delle autorità, la consegna del Tricolore nazionale da parte dell’Amministrazione comunale al presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di S. Teresa, il vicebrigadiere Francesco Musicò, l’alzabandiera e lo scoprimento della targa commemorativa installata sulla facciata dell’edificio, in memoria di Giovanni Cavallaro, insignito della Croce d'Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero con la seguente motivazione: “Comandante del plotone infoinvestigativo dell'unità di manovra del Reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un'ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell'amor di patria e dell'onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere".

“Un dovere e un imperativo categorico essere qui a ricordare chi ha perso la vita per tenere fede all’impegno assunto con giuramento – ha detto il generale di brigata Galletta - l’Arma che non dimentica mai i suoi figli, in particolare quelli che hanno dato tanto, iniziative come questa servono a ricordare come l’Arma viva in funzione della cittadinanza, i carabinieri vivono e operano per tutelare le popolazioni loro affidate e de queste popolazioni possono ricevere tanto, perché ricevono affetto, considerazione, stima e cerimonie come quella di oggi attestano la vicinanza della popolazione all’Arma. Tutto ciò è lo stimolo più gratificante per poter operare sempre meglio”. Il figlio Diego ha ringraziato l’Associazione Nazionale Carabinieri di S. Teresa che ha voluto fortemente intitolare la Sezione a suo padre: “Ne sono molto fiero e orgoglioso, avere questa Sezione a due passi da casa mia di cui ne faccio fieramente parte è un orgoglio e così ancora oggi con queste due giornate, dopo il concerto della Fanfara e la mostra storica, i Carabinieri sono ancora di più vicini alla cittadinanza, come fanno tutti i giorni e come faceva mio padre e tutti i caduti per la pace, che portano gli alti valori della divisa in giro per il mondo”. Per il sindaco Lo Giudice "ricordare il sottotenente Cavallaro è stato un gesto doveroso fatto con grande orgoglio e onore verso una persona che ha donato la vita per la propria patria".



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