S. Teresa, nuove criticità alla media "Petri": approvata variante al progetto
di Andrea Rifatto | 11/03/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/03/2018 | ATTUALITÀ
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La scuola media "Petri"
Sono emerse nuove criticità e altre esigenze durante i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria della scuola media “Lionello Petri” di S. Teresa di Riva. Sull’edificio sono in corso interventi per un milione 895mila euro finanziati con 1,5 milioni dalla Regione e 395mila euro dal Comune, avviati lo scorso 21 dicembre dalla ditta di I&T di Balestrate, che si è aggiudicata l’appalto per un importo contrattuale di un milione 343mila euro, grazie al ribasso d’asta del 12,5214%. Durante l’avanzare degli interventi, in particolare a seguito delle demolizioni e delle rimozioni, è stata accertata la necessità di eseguire nuove lavorazioni, che hanno comportato l’approvazione di una variante da parte del direttore dei lavori, l’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico comunale. In particolare i pilastri esterni del corpo C, durante la scorticatura, sono risultati essere privi di adeguata staffatura e con i ferri longitudinali completamente ossidati: ciò necessita, ai fini di una completa funzionalità dell’opera dal punto di vista strutturale, la totale sostituzione dei ferri esistenti, l’introduzione delle staffe soprattutto in corrispondenza dei nodi, la realizzazione di casseforme, dal piano primo fino alla terrazza, per il getto unico di malta cementizia premiscelata nei pilastri. Inoltre nella stessa ala del plesso, in particolar modo nel primo piano, durante l’esecuzione dei lavori sui pilastri e sulle travi l’impresa si è imbattuta nel posizionamento non previsto dell’impianto elettrico all’interno delle parti strutturali: ciò ha portato ad inserire all’interno del computo metrico di variante un capitolo specifico, con le voci relative, per il ripristino dell’impianto elettrico funzionale e fruibile per l’intero edificio scolastico. Per quanto riguarda il piano terra, allo stato attuale non è presente un adeguato impianto elettrico d’illuminazione e quindi, prefigurando un possibile diverso uso di tali locali (da deposito ad archivio), come richiesto dalla dirigenza scolastica, verrà realizzato un impianto ex novo. Gli intonaci esterni sono risultati essere in uno stato di degrado molto avanzato tale che un loro risanamento, oltre che antieconomico, non ne garantirebbe la stabilità: il direttore dei lavori ha quindi pensato di prevedere la loro demolizione e successiva posa in opera previa collocazione di rete porta intonaco. In corrispondenza della copertura, inoltre, i muretti parapetto sono risultati tutti ammalorati per cui si prevede la loro totale demolizione e ricostruzione con muratura in blocchi di laterizio e successiva collocazione di copertina in lamierino d’acciaio per garantire anche l’allontanamento delle acque meteoriche; in conseguenza si sono dovute aumentare anche le opere provvisionali di sicurezza per realizzare tali lavorazioni. Il responsabile del procedimento, il dirigente dell’Ufficio tecnico Francesco Pagano, ha accertato che le lavorazioni previste sono tutte finalizzate al miglioramento dell'opera e alla sua funzionalità nell'esclusivo interesse dell’Ente, che la variante non comporta modifiche sostanziali al progetto originario e non necessita di spesa aggiuntiva sullo stanziamento assegnato, rimanendo invariato l’importo complessivo dell’opera. La ditta ha l'obbligo di eseguire tutte le variazioni ritenute opportune dalla stazione appaltante e che il direttore lavori gli abbia ordinato purché non mutino sostanzialmente la natura dei lavori compresi nell'appalto. La perizia di variante o suppletiva è accompagnata da un atto di sottomissione che l’esecutore ha sottoscritto in segno di accettazione come previsto dalla legge. La necessità di nuove opere ha comportato una ulteriore proroga dei termini contrattuali di consegna dei lavori di 58 giorni: da giugno verranno quindi ultimati ad agosto.
