Mercoledì 11 Dicembre 2024
Proseguono le attività del progetto "Alter Farm" per l'inclusione dei diversabili


S. Teresa, l'orto didattico dà ottimi frutti: il Comune rinnova l'accordo con la Penelope

di Andrea Rifatto | 05/06/2020 | ATTUALITÀ

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I protagonisti del progetto iniziato lo scorso anno

Seminando le idee giuste si raccolgono i frutti migliori. E in questo caso anche ottimi… ortaggi. Va avanti a Santa Teresa il progetto Alter Farm”, l’orto didattico per diversamente abili avviato lo scorso anno grazie ad un partenariato tra il Comune e  l’associazione Penelope presieduta da Giuseppe Bucalo, che è stato adesso rinnovato per altri 12 mesi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore ai Servizi sociali, Annalisa Miano. L’Ente ha concesso per le finalità dell’iniziativa il terreno in via Santi Spadaro vico I alle spalle del prefabbricato comunale, dove è nato un laboratorio permanente di ortoterapia che ha visto i partecipanti iniziare dalla preparazione del terreno per poi passare alla semina delle piantine, alla coltivazione fino alla raccolta degli ortaggi. Coinvolti nelle attività, coordinate da Antonella Casablanca dell’Help Center, anche l’associazione Dispari Onlus con la presidente Natalina Polmo, che assiste le famiglie con soggetti diversabili, il Comitato Jonico Beni Comuni con il prof. Pippo Sturiale, che farà da maestro” guidando i contadini” nelle pratiche dell’orto e al contatto con la terra e i suoi frutti e l’Avis Santa Teresa (guidata da Elia Mignali) per un supporto logistico. Il laboratorio di ortoterapia, con attività accompagnata di coltivazione ortaggi, erbe aromatiche e fiori, cura e pulizia dell’ambiente di lavoro, semina e strutturazione nuove aree, ha dato fin qui ottimi risultati e i giovani partecipanti hanno sviluppato conoscenze, competenze e abilità diventando veri e propri agricoltori ma anche cuochi, dilettandosi a sperimentare ricette con i prodotti della terra da loro coltivata. Ogni lattuga raccolta, ogni zucchina presa da terra è stata per i contadini di Alter Farm” una vittoria, un modo per diventare autonomi e prendere consapevolezza delle proprie capacità e della possibilità di abbattere anche quella piccola fragilità che sembrava insuperabile. La valenza educativa del progetto è stata riconosciuta anche dall’Amministrazione, che dunque ha deciso di continuare con questa esperienza.


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