Sabato 20 Aprile 2024
Gravi carenze nella copertura su cui passano i mezzi, note al Comune da 2 anni


S. Teresa, il torrente Portosalvo lasciato nel degrado strutturale sotto il lungomare

di Andrea Rifatto | 03/09/2018 | ATTUALITÀ

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La copertura del torrente Portosalvo

Sono passati quasi due anni da quando il Comune di S. Teresa ha avuto contezza della grave situazione esistente, ma alla presa d’atto non ha fatto seguito alcun provvedimento concreto. Parliamo della copertura del torrente Portosalvo, che continua a rimanere in un profondo stato di degrado e lancia segnali preoccupanti sulla sua tenuta. Era il dicembre 2016 quando durante un sopralluogo effettuato dall’Ufficio tecnico comunale venne riscontrato come l’impalcato, nel tratto tra la Statale 114 e il lungomare, presenti un degrado delle strutture portanti. Il direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio, Francesco Pagano, i responsabili del Servizio Manutenzione, Francesco Scarcella, e del Servizio Progettazione, Onofrio Crisafulli, relazionarono all’Amministrazione comunale sullo stato di conservazione delle travi portanti della soletta in cemento armato, realizzata in varie fasi e con diversi progetti tra gli inizi degli Anni ’70 e la fine degli Anni ’80 e mai sottoposta ad interventi di manutenzione. I tecnici rilevarono come le travi risultino deteriorate a causa dell’esiguo spessore dello strato di copriferro, ridottosi notevolmente per la corrosione innescata dalla salsedine del mare. A ciò si è aggiunto il ruscellamento delle acque meteoriche e la presenza di difetti in fase di costruzione (copriferro insufficiente o assente con armature affioranti), oltre al ristagno d’acqua: problematiche ricorrenti che intaccano le strutture in cemento armato e che provocano la riduzione delle sezioni portanti della copertura del Portosalvo, costituita dal lungomare su cui transitano quotidianamente centinaia di auto e mezzi pesanti, come tir e autobus. La Giunta allora guidata dal sindaco Cateno De Luca e con vicesindaco l’attuale primo cittadino Danilo Lo Giudice diede mandato al direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio di redigere uno studio di fattibilità tecnica-economica per la porzione di impalcato maggiormente deteriorata, in modo da capire modalità e costi di intervento. Le ipotesi proposte dai tecnici comunali consistevano nel recupero delle strutture per riportare il sistema allo stato iniziale, tramite l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua con il trattamento dei giunti sulla sede stradale e il risanamento corticale e profondo delle travi, con il contestuale ripristino della portanza della copertura del torrente, al momento ridotta. Soluzioni rimaste su carta, visto che da allora non se n’è saputo più nulla e non è stato affidato alcun incarico per i lavori. Nel frattempo lo stato delle travi è notevolmente peggiorato con l’avanzare della corrosione del ferro e continuano a distaccarsi parti di calcestruzzo, con la riduzione della sezione portante.


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