S. Teresa, il serbatoio idrico di Misserio nel più totale degrado e abbandono - FOTO
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
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Il serbatoio di Misserio
Già nove anni fa lo stato di degrado in cui versava era stato attenzionato dal Comune, ma non aveva fatto seguito alcun intervento. Le condizioni del serbatoio idrico della frazione Misserio, a Santa Teresa di Riva, sono sempre peggiori e un intervento di sistemazione e messa in sicurezza non è più rinviabile. A denunciare lo stato di incuria e pericolo in cui versa la struttura, situata a monte della borgata lungo la strada che conduce al cimitero, è il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Migliastro: “All’interno del serbatoio si verificano perdite di acqua, sprechi di energia elettrica, un’eccessiva usura dell’impianto di pompaggio ma soprattutto un pericolo per la salubrità delle acque - evidenzia l’esponente di opposizione - e conseguentemente anche un pericolo per la salute dei residenti, visto che i locali sono facilmente raggiungibili da chiunque, non essendo chiusi”. La porta in ferro della piccola struttura è infatti spalancata da anni, così come l’area esterna del sito è accessibile senza alcun ostacolo, visto che la recinzione e il cancello sono divelti, e dalla copertura cola perennemente dell’acqua proveniente dalle tubazioni, che ha ormai fatto marcire il solaio e la facciata e impregnare di umidità i locali interni. Tutto intorno l’area è invasa da erbacce e scarti, la cassetta del contatore e il quadro elettrico sono aperti e chiunque potrebbe metterci le mani, così come un potenziale malintenzionato potrebbe danneggiare, manomettere o peggio ancora rubare l’impianto di pompaggio, lasciando a secco le frazioni di Misserio e Fautarì. “Inoltre - conclude Migliastro - è presente una perdita d’acqua da una condotta sulla strada che da Misserio conduce nella frazione San Carlo di Casalvecchio Siculo, che oltre a determinare inutili sprechi del prezioso liquido, rappresenta una situazione di pericolo per quanti percorrono la via”.