S. Teresa, finisce l’incubo precariato per 32 impiegati del Comune: ora i contratti
di Andrea Rifatto | 12/09/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/09/2019 | ATTUALITÀ
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Un gruppo di impiegati comunali
È giunto a conclusione il percorso di stabilizzazione dei 32 impiegati comunali precari di S. Teresa di Riva, che da decenni attendevano il passaggio a tempo indeterminato per avere maggiori garanzie sul loro futuro. È stata infatti pubblicata la determina di assunzione nelle varie categorie e profili professionali, con l’approvazione delle graduatorie definitive dei dipendenti (1 categoria A, 6 categoria B e 25 categoria C) che da qui a breve firmeranno i contratti individuali di lavoro a tempo parziale e indeterminato, i cui schemi sono stati approvati con il medesimo provvedimento a firma della dirigente dell’Area Amministrativa-Finanziaria-Affari Generali, Rosaria Gambadoro. “Dopo forse trent’anni, oggi il nostro Comune può dire senza tema di smentita di aver stabilizzato il personale precario – evidenzia il sindaco nella sua relazione annuale – grazie alle norme regionali varate dal Governo Musumeci e fortemente volute dell’assessore regionale Bernardette Grasso, siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo chiudendo definitivamente una delle pagine più buie della nostra Sicilia”. I concorsi per titoli ed esami erano riservati ai soggetti già titolari di contratto di lavoro a tempo determinato o flessibile con il Comune e hanno permesso di stabilizzare 6 precari B1 (3 a 18 ore, 3 a 24 ore) di cui un posto di B3 a 24 ore e un precario A1 a 24 ore e 25 categoria C per la copertura a tempo parziale (18/24 ore). Gli stabilizzati. In ordine di graduatoria post concorso, ecco i dipendenti che firmeranno i contratti: i sette categorie A e B sono Giuseppa Garufi, Nunzia Ferraro, Santi Caspanello, Antonina Lo Giudice, Concetta Fiumara, Antonia Pasquale e Carmela Intemperante, mentre i 25 categoria C sono Sabrina Fleri, Giovanna Freni, Francesco Scarcella, Giovanni Spadaro, Assunta Ferraro, Olga Muscolino, Androsiana Rinati, Alessandro La Rosa, Maria Pirri, Francesco Pagano, Agatina Scarcella, Maria Luisa Ferraro, Santi Triolo, Rosa Natala Miano, Antonino Palella, Maria Rosa Tollino, Antonella Carella, Concetta Cisto, Palma Grazia Cisca, Silvana Catania, Giuseppe Muscolino, Rosanna Di Bella, Maria Bruno, Ersilia Fava ed Elvira Cacciola. Si tratta di dipendenti fondamentali per portare avanti la macchina comunale, dall’Ufficio Tecnico a quello Tributi, dalla Polizia municipale all’asilo nido, tra cui anche dirigenti d’area impegnati quotidianamente in delicati compiti decisionali, che adesso potranno avere finalmente stabilità. La spesa media sostenuta nel triennio 2013-2015 per l'intera platea dei lavoratori precari del Comune è stata di 537mila 677 euro e tale budget assunzionale sarà destinato alla stabilizzazione per le assunzioni a tempo indeterminato. Se per i precari storici l’iter si conclude, il percorso di stabilizzazione rimane ancora aperto per gli Asu, circa una decina, in attese di certezze da anni dalla Regione. “In Commissione Lavoro all’Ars sto personalmente seguendo l’iter per la stabilizzazione degli Asu, una pletora di donne e uomini che da anni prestano servizio nella pubblica amministrazione senza vedere riconosciuti neanche i diritti minimi che spettano ad un lavoratore – aggiunge il sindaco e deputato regionale Lo Giudice – il percorso è lungo, ho presentato un emendamento ma ad oggi da sindaco le norme vigenti non consentono un percorso di stabilizzazione. Bisognerà attendere che il legislatore sblocchi definitivamente questa situazione, attraverso la fuoriuscita di questo personale dalle cooperative e quindi la successiva assegnazione agli enti di competenza per avviare poi le procedure di stabilizzazione”.