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Roccalumera, l'Amministrazione annulla il contributo all'associazione della dipendente
di Andrea Rifatto | 16/01/2021 | ATTUALITÀ
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La dipendente Caspanello e il vicesindaco Asmundo
Fa retromarcia l’Amministrazione comunale di Roccalumera sul contributo da 2mila euro assegnato all’associazione “Friends of Europe Roccalumera”. Dopo i nostri articoli in cui abbiamo segnalato la violazione del Codice dei dipendenti pubblici (Dpr 62/2013) e delle norme sul procedimento amministrativo (Legge 241/1990) relativamente all’obbligo di astensione e al conflitto di interessi della dipendente comunale Angelica Caspanello, presidente dell’associazione e responsabile del procedimento nella delibera di concessione delle somme, la Giunta ha infatti annullato in autotutela il provvedimento su proposta del vicesindaco Miriam Asmundo, che aveva siglato anche la proposta iniziale di erogazione del sostegno. “Articoli di stampa hanno segnalato irregolarità nell’adozione dell’atto a causa della posizione rivestita dal viceresponsabile dell’Area Amministrativa - si legge nella delibera di annullamento - che ha espresso parere favorevole di regolarità tecnica sulla proposta, ipotizzando un conflitto di interesse e una violazione dell’articolo 7 del Dpr. 62/2013. Alla data di adozione della proposta si era a conoscenza esclusivamente dei provvedimenti sindacali che riconoscono al viceresponsabile dell’Area Amministrativa un ruolo di raccordo tra il gruppo e l’Ufficio Europa dell’ente” - scrive il vicesindaco - e la stessa Caspanello “con una nota ha chiarito la propria posizione all’interno del gruppo, spiegando le ragioni per cui non ha ritenuto di astenersi dall’espressione del parere”. In realtà il vicesindaco Asmundo era ben a conoscenza che la dipendente fosse la presidente dell’associazione “Friends of Europe”, come ha dichiarato in recenti interviste rilasciate in occasione dell’attivazione del Wi-Fi gratuito in paese, iniziativa in cui ha collaborato il sodalizio. “Alle situazioni di conflitto reale e concreto, si aggiungono quella di potenziale conflitto che potrebbero essere idonee a inquinare l’imparzialità amministrativa o l’immagine imparziale del potere pubblico - conclude Asmundo nella delibera - pertanto data l’ampiezza della nozione di conflitto di interessi e a prescindere anche da condotta impropria del soggetto, è stato ritenuto di avvalersi del potere di autotutela annullando la deliberazione”. Annullamento che si adotta quando un atto è illegittimo perchè viziato da violazioni di legge, come in questo caso in cui il conflitto di interessi era più che reale e concreto.