Roccalumera, il Covid fa riaprire solo i campi da tennis: al Comune un canone simbolico
di Andrea Rifatto | 12/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/11/2020 | ATTUALITÀ
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Uno dei campi da tennis di Roccalumera
Con la pandemia lo sport è costretto a fare slalom tra norme e divieti e dopo le ultime decisioni del Governo è dovuto tornare a fermarsi. A farne le spese sono sportivi, amatori, società sportive e anche i gestori degli impianti, come nel caso di Roccalumera. Nella cittadina jonica, infatti, il centro polivalente costituito dai campi da calcetto e tennis ha dovuto bloccare quasi del tutto le attività, visto che i Dpcm vietano gli sport di contatto anche a livello amatoriale consentendo solo le attività individuali. Dunque per il gestore, la società “Air Sport Center", che ha ricevuto per due anni la concessione degli impianti in cambio di un canone annuo da 15mila 150 euro da versare al Comune, la situazione si è fatta difficile vista la sospensione delle attività dallo scorso marzo e nuovamente da ottobre, con la conseguente assenza di introiti. L’Amministrazione ha deciso quindi di venire incontro adottando delle misure straordinarie per la gestione degli impianti sportivi ed ha accolto la proposta della “Air Sport Center”, che ha manifestato nei giorni scorsi la propria disponibilità a mantenere in funzione solo i due campi da tennis, per offrire un servizio ai cittadini, proponendo l’applicazione di una tariffa forfettaria e simbolica pari a 100 euro al mese da versare al Comune, non potendo sostenere il regolare pagamento del canone previsto dal contratto, sia per la parziale e residuale attività consentita, sia per le difficoltà connesse a questa nuova chiusura. La Giunta del sindaco Gaetano Argiroffi ha quindi dato il via libera per assicurare il funzionamento dei campi da tennis, “considerato che in un periodo di nuovo lockdown parziale o attenuato l’attività sportiva rimane uno dei pochi mezzi di ricreazione e di socializzazione dei cittadini - è stato evidenziato nella delibera - e pertanto va favorita nei limiti e nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid”. La gestione parziale non inciderà sulla durata del rapporto, che si considera sospeso da partire dalla data di adozione del Dpcm del 18 ottobre.