Roccalumera, i debiti sfiorano 5 milioni e Lombardo sollecita l’Osl: “Paghi in fretta”
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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La seduta del Consiglio comunale
«La massa passiva potrebbe arrivare a 5 milioni di euro, ma ciò non ci scoraggia e abbiamo tutti gli strumenti per chiudere il dissesto finanziario entro un anno». A dirlo è il sindaco di Roccalumera, Giuseppe Lombardo, che in Consiglio comunale ha fatto il punto sulle procedure in corso per affrontare il default del Comune, dichiarato il 2 aprile 2024. Il dato non ancora definitivo della massa passiva, calcolato dall’Organismo straordinario di liquidazione rappresentato da Alberto Lombardo, ammonta a 3.903.004 euro, con 200 istanze presentate dai presunti creditori che verranno esaminate con la procedura di liquidazione semplificata, che prevede il pagamento di una somma tra il 40 e il 60% del debito. Un importo non ancora definitivo perchè «la determinazione è in divenire e collegata allo stato dinamico della gestione liquidatoria, influenzato dalle istanze presentate oltre i termini (50) che saranno oggetto di trattazione - ha spiegato l’Osl in una nota al sindaco - e diverse istanze prodotte dal personale dell’ente sono prive di quantificazione economica del presunto credito ed è indicato solo il numero di ore di straordinario effettuato. L’importo - ha anticipato Alberto Lombardo - sarà oggetto di rilevante incremento e i crediti dei dipendenti, essendo privilegiati, non potranno essere decurtati». Ai 3.903.004 euro potrebbero aggiungersi tra 350.000 e 600.000 euro da riconoscere a tre dipendenti, vincitrici di una causa contro il Comune, come risarcimento danni e differenze retributive per la mancata assunzione a tempo indeterminato; tra 70.000 e 100.000 euro per gli straordinari non pagati agli impiegati e altri 300.000 euro vantati da un creditore che però non si è ancora insinuato nella massa passiva. Dunque nella peggiore delle ipotesi la massa debitoria potrebbe arrivare a poco più di 4,9 milioni di euro. «Il dato non mi preoccupa - ha detto in aula il sindaco - ma mi preoccupa il fatto che il totale non sia ancora definitivo». L’Amministrazione sollecita adesso l’organismo che gestisce il dissesto a fare presto e pagare i creditori, ricordando di aver trasferito 500.000 euro il 30 giugno e 500.000 euro il 3 novembre e che 1.700.000 euro di tributi recuperati sono andati nella cassa della gestione dissestuale, che dunque ha 2,7 milioni di euro di disponibilità immediata: «Ad oggi, tranne qualche pratica istruita e messa in liquidazione, non si è fatto altro - ha detto il sindaco Lombardo - riteniamo che bisogna pagare tutto e subito in ordine di presentazione delle richieste, come sostiene anche l’Osl. Siamo pronti a trasferire altri 1,5 milioni di euro, grazie alla nostra gestione che ci ha consentito di chiudere il 2024 senza anticipazione di cassa, e abbiamo venduto due lotti dell’area artigianale per circa 300.000 euro e un relitto di terreno di una lottizzazione per 70.000 euro circa, risorse che incasserà l’Osl. Con questa disponibilità non è etico a livello amministrativo e sarebbe un delitto mortale non pagare i creditori che aspettano: dopo che abbiamo chiesto sacrifici, devono avere benefici visto che subiscono già la decurtazione del credito. Forse stiamo facendo ciò di più antipatico che può fare un’Amministrazione, ossia far pagare a tutti i tributi e far pagare tutto quello che non si era pagato in passato - ha aggiunto il primo cittadino - ma l’ente deve garantire i servizi pubblici e fare i conti con la Regione che trasferisce sempre meno. Prima torneremo ad avere i conti in ordine e prima potremo migliorare la gestione dei servizi che abbiamo il peso di garantire chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato e pagare quello che abbiamo ereditato dal passato. Abbiamo aumentato la capacità di riscossione e per la Tari siamo arrivati al 70% a differenza del 25-30% del passato, per rientrare dal dissesto non c’è altro modo che far pagare i tributi». Il Comune e l’Osl lavoreranno fianco a fianco per istruire e liquidare le pratiche e l’Organismo ha nominato l’ingegnere Tommaso Micalizzi come supporto tecnico-amministrativo, per una spesa di 10.500 euro fino al 31 dicembre 2026. Dalla minoranza il consigliere Francesco Santisi ha evidenziato il ritardo di un anno nell’approvare il bilancio riequilibrato ma il sindaco ha replicato che si stanno attendendo le ultime disposizioni di legge che consentono di spalmare in dieci anni il Fondo anticipazione liquidità.










