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Roccalumera, accolto il ricorso del Comune: salvo il finanziamento per il metano
di Andrea Rifatto | 03/04/2018 | ATTUALITÀ
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Lavori per il metano a Roccalumera
Salvo il finanziamento per la realizzazione della rete del gas metano a Roccalumera. Il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha infatti accolto il ricorso presentato dal Comune contro il decreto dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità con il quale il 4 dicembre scorso era stata disposta la decurtazione di 250mila del finanziamento da 5 milioni conseguito dall’Ente nell’ambito del Po-Fesr 2007-2013 ed era stato intimato al Comune di restituire la somma alla Regione entro 30 giorni. La Quarta Sezione del Tar etneo ha emesso una sentenza breve, pubblicata oggi, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Carmelo Saitta e disponendo l’annullamento del provvedimento dell’Assessorato. Il ricorso è stato discusso nell’udienza del 22 marzo e in quella sede, dopo aver sentito le parti in ordine alla possibilità di definizione del giudizio con sentenza in forma semplificata, il Collegio (Giovanni Iannini presidente estensore, Francesco Bruno consigliere e Gustavo Giovanni Rosario Cumin primo referendario) ha reputato fondata la censura con la quale il Comune di Roccalumera ha dedotto “la violazione dell’art. 21 nonies della Legge n. 241/1990 per difetto di motivazione in ordine alla valutazione dell’interesse pubblico alla base del provvedimento di autotutela adottato, anche in raffronto all’interesse, del pari pubblico, tutelato dall’Ente destinatario del finanziamento, che con esso ha puntato a soddisfare un’esigenza primaria della collettività, quale la metanizzazione del territorio”. In sostanza il decreto andava eventualmente annullato d'ufficio entro un termine ragionevole, comunque non superiore a diciotto mesi dal momento dell'adozione. “Sussiste, altresì, la rilevata violazione del legittimo affidamento ingenerato in capo all’Ente beneficiario del finanziamento, visto che il provvedimento che ha ridotto il finanziamento è intervenuto a notevole distanza di tempo dalla concessione e che, nel frattempo, come rilevato dal ricorrente, non è stata evidenziata alcuna criticità”. Quella arrivata per Roccalumera è una decisione definitiva, a differenza di quanto avvenuto per Fiumedinisi, che ha ottenuto dal Tar di Palermo la sospensiva del decreto mentre il ricorso verrà affrontato nel merito a marzo 2019. Il Tar ha condannato la Regione siciliana alla rifusione delle spese di lite nei confronti del Comune di Roccalumera, pari a 1.500 euro. L'incarico all'avvocato Saitta è costato al Comune la somma di 8mila 184 euro. La decurtazione era stata disposta in quanto il contratto stipulato tra il Comune capofila, Fiumedinisi, e la FinConsorzio, per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione dell’impianto di distribuzione del gas naturale nel Bacino Sicilia Ionico-Peloritano, si sarebbe dovuto qualificare, non come appalto, ma come contratto di costruzione e gestione. Il relativo bando avrebbe dovuto, quindi, richiedere ai partecipanti la Soa sia per i lavori che per l’attività di progettazione. Inoltre, non sarebbe stata trasmessa da parte del medesimo Comune di Fiumedinisi la documentazione inerente Durc, certificati carichi pendenti e casellario giudiziario dell’imprese consorziate.