Mercoledì 24 Aprile 2024
Gli amministratori rinunciano ad oltre 5mila euro per due importanti iniziative per il paese


Roccafiorita. Acqua e defibrillatori grazie alle indennità di carica

di Filippo Brianni | 20/06/2015 | ATTUALITÀ

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Gli amministratori di Roccafiorita fanno ricorso alle proprie indennità per poter realizzare due piccole ma importanti iniziative: la captazione delle acque a monte del centro abitato e l’acquisto di un defibrillatore in un paese che dista mezz’ora di buche e curve dal primo Pte. E visto che il bilancio comunale langue, anche in seguito al taglio dei trasferimenti operato da Stato e Regione, Giovanni Manuli, Concetto Orlando, Nunziella Mazzullo e Fabio Orlando hanno deciso di collaborare personalmente. L’assessore Giovanni Manuli, ex sindaco, ha messo a disposizione del Comune 4mila euro di indennità per completare i lavori di ricerca di acqua potabile che potrebbe risolvere i problemi di approvvigionamento idrico nel piccolo borgo montano, soprattutto nel periodo estivo, quando si incrementa un aumento della popolazione. Alcuni defibrillatori, invece, sono stati acquistati grazie ad una mensilità di indennità messa a disposizione dal vice sindaco Concetto Orlando, dall’assessore Nunziella Mazzullo e dal presidente del Consiglio comunale Fabio Orlando, per un totale di 1.381,04 euro. Gli apparecchi, già commissionati ad una ditta di Moncalieri (To), arriveranno presto a Roccafiorita. Strumenti importanti per far fronte ad eventuali episodi di infarto che dovessero richiedere interventi immediati. Peraltro, non è la prima volta che gli amministratori “fioritani” si tassano per contribuire alle esigenze di bilancio. Era già successo in estate, per portare a Roccafiorita Ivana Spagna e completare il programma di manifestazioni, nonché per realizzare un murales, mentre un altro fu poi commissionato da un emigrante.


COMMENTI

G.Massimo Cicala | il 20/06/2015 alle 19:29:53

Ottima, davvero ottima cosa. Messaggio politico che dovrebbe essere virale. Grande senso civico, senza se e senza ma, e soprattutto segno che la delega dei cittadini non è stata costruita con logiche spartitorie. Quando tutte le amministrazioni locali, entrerebbero in questa dimensione, potremo dire che il territorio può cominciare almeno a giocarsela, quella lotta istituzionale che altrimenti ci vedrebbe sempre soccombenti. Ad Majora.

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