Rifiuti, la discarica resta chiusa ma apre al dialogo con i 27 Comuni
di Andrea Rifatto | 12/12/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/12/2018 | ATTUALITÀ
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La riunione dei sindaci a Palermo
“Siamo disponibili ad accettare la rateizzazione del debito, ma nella misura del 70% di quanto ogni comune deve all’Ato Me4, altrimenti ribadiamo l’indisponibilità al ricevimento dei rifiuti”. Non fa un passo indietro la Sicula Trasporti, proprietaria della discarica di Catania, che ha confermato la chiusura per i comuni di Alì, Alì Terme, Antillo, Castelmola, Fiumedinisi, Forza D’Agrò, Francavilla, Gaggi, Gallodoro, Giardini, Graniti, Itala, Letojanni, Malvagna, Mandanici, Mojo, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Nizza, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Sant’Alessio, Savoca, Scaletta. La comunicazione, inviata ai 27 comuni e per conoscenza all’assessore regionale all’Energia e al prefetto, fa seguito alla riunione al Dipartimento Rifiuti: “Da quanto dichiarato dai commissari dell’Ato M4 si è appreso che il credito vantato dallo stesso Ato nei confronti dei Comuni è di circa 4,6 milioni – scrive Sicula – mentre il debito nei nostri confronti è di circa 3,15 milioni e pertanto circa il 70% del totale. Per escludere dalla problematica i Comuni che lo stesso Ato Me4 ha dichiarato essere in regola con i pagamenti, chiediamo alla Struttura commissariale di comunicare in maniera formale se il credito vantato da Ato copra interamente il debito maturato nei confronti di Sicula Trasporti. A seguito dell’ottenimento della dichiarazione siamo disponibili a fornire nuovamente il servizio per tutti i Comuni che l’Ato dichiarerà non concorrere nel debito”. Nella riunione è emerso che in passato sono stati effettuati pagamenti non proporzionali nei confronti dei creditori e la Sicula ritiene di aver subito un danno perché a fronte di servizi resi che incidono, per come detto dai commissari, circa il 20% rispetto al costo totale del servizio, si trova oggi a vantare un credito valutabile in circa il 70% del totale credito dell’Ato. La società catanese ha quindi diffidato il commissario dell’Ato Me4, Francesco Mannone, a porre in essere pagamenti che rispettino la proporzionalità, rimettendo cifre non inferiori al 70% delle somme incassate, in quanto, in difformità si violerebbe il principio di equità fra creditori con ulteriore grave pregiudizio dei diritti acquisiti della scrivente per i servizi forniti. Sui contenziosi instaurati da diversi Comuni nei confronti dei servizi forniti dall’Ato Me4 non inerenti lo smaltimento, Sicula Trasporti fa notare come “risulta evidente che i mancati introiti derivanti dai contenziosi sono stati, almeno in parte, compensati dai gestori dell’Ato, non riversando (e utilizzando a fini diversi) il totale di quanto dovuto, e pagato dalla maggior parte dei comuni, per il conferimento dei rifiuti presso la piattaforma di Sicula Trasporti, determinando quindi la sperequazione”.