Rifiuti, finisce l'era dell'Ato Me4 ma nuovi appalti in ritardo e incognita per 15 comuni
di Andrea Rifatto | 01/03/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/03/2021 | ATTUALITÀ
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La società si fermerà dall'1 aprile
Il conto alla rovescia è ormai iniziato: tra 30 giorni si chiude la ventennale era dell’Ato Me4, società oggi in liquidazione che gestisce raccolta e smaltimento rifiuti attualmente in 14 comuni tra Giardini Naxos e Scaletta Zanclea ancora rimasti legati al vecchio sistema. Il 31 marzo scade infatti l’ultima ordinanza di proroga della gestione Ato, firmata il 27 novembre dal sindaco metropolitano e non più rinnovabile visto il raggiungimento del limite di 24 mesi. Ma cosa accadrà dall’1 aprile? La gestione del servizio è ormai in capo alla Srr Messina Area Metropolitana, che già a luglio del 2019 ha avviato le procedure di gara per l’affidamento degli appalti, per un totale di 36 milioni di euro, nei 15 comuni suddivisi in cinque lotti (rispetto a quelli servizi attualmente dall'Ato vi è in più Casalvecchio Siculo): in diversi casi, però, l’Urega di Messina non ha ancora completato l’iter oppure la stessa Srr non ha ancora portato a termine le procedure e dunque tra un mese non si riuscirà a partire. Per scongiurare l’emergenza toccherà quindi ai sindaci trovare soluzioni alternative. Il punto della situazione è stato fatto dal presidente della Srr, Nicola Russo (che è anche commissario straordinario dell’Ato), in una lettera inviata al presidente della Regione, all’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e per conoscenza al sindaco metropolitano e ai 14 sindaci dei comuni coinvolti. Ad oggi il Lotto 1 (Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò, Sant’Alessio Siculo e Savoca) nonostante le numerose sedute di gara non è stato ancora aggiudicato e il 20 gennaio l’Urega ha comunicato che dovrà essere verificata la congruità delle offerte per arrivare alla definizione conclusiva; il Lotto 2 (Castelmola, Gaggi, Gallodoro, Letojanni e Mongiuffi Melia) è stato aggiudicato alla ditta “Onofaro Antonino Srl” di Naso ma è pendente un ricorso al Tar di Catania presentato dalla seconda in graduatoria, la “Loveral Srl” di Patti, e la sentenza arriverà in questi giorni; il Lotto 3 (Mandanici e Pagliara) è stato aggiudicato alla “Ionica Ambiente” di Floridia e sono in corso gli adempimenti per sottoscrivere il contratto e avviare il servizio dall’1 aprile; il Lotto 4 (Itala e Scaletta Zanclea) è stato aggiudicato ma si attendono i 35 giorni di legge prima di poter firmare il contratto, mentre per il Lotto 5 (Giardini Naxos) le operazioni di gara sono ancora in corso. Seguire l’iter delle gare e le aggiudicazioni non è semplice, in quanto l’Urega non ha pubblicato sinora tutti i documenti così come la Srr non ha mai reso pubblico sul proprio sito internet alcun atto di aggiudicazione delle gare. “Pur manifestandosi il completamento delle attività da parte dell’Urega - scrive Russo - la Srr non potrà completare per tutti i Comuni interessati l’iter per l’avvio del servizio in regime ordinario a partire dal prossimo 1 aprile in quanto i tempi occorrenti, variabili da lotto in lotto, sono dettati da norma di legge influenzabili - per alcuni casi - da fattori non compatibili con la scadenza del 31 marzo”. Il presidente della Srr ricorda poi come già l’11 gennaio scorso, in occasione di un incontro con i sindaci, sia stato fatto presente come “in assenza di provvedimenti che possano garantire, in proroga, la continuità dei servizi attraverso l’Ato Me4, l’unica alternativa plausibile è quella che i Comuni dovranno attivare ogni consentita procedura utile alla gestione del servizio sul proprio territorio comunale per il periodo transitorio e a partire dal prossimo 1 aprile”. Dunque avviare manifestazioni di interesse oppure firmare ordinanze sindacali urgenti per trovare una ditta a cui affidare la raccolta dei rifiuti. Ci sarebbe comunque una soluzione per tenere ancora in vita l’Ato Me4 per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle gare d’appalto dei cinque lotti: “L’unica possibilità, qualora ne ricorrano comprovate necessità, è l’estensione del regime emergenziale in atto vigente attraverso intesa del presidente della Regione con il ministro dell’Ambiente” conclude Russo, così come chiesto anche dal deputato regionale e sindaco di Santa Teresa Danilo Lo Giudice, secondo cui i sindaci avrebbero difficoltà a gestire in proprio il servizio rifiuti. Da parte del governo regionale, però, non sembra esserci la volontà di intraprendere questa strada, visto anche l’esiguo numero di comuni interessati, e in ogni caso i primi cittadini si dicono pronti a farsi carico della gestione del servizio di igiene urbana per evitare la crisi.