Giovedì 16 Ottobre 2025
Modificato il Piano d'ambito per introdurre il nuovo sistema alla scadenza dei contratti


Rifiuti, alla Srr nasce il Bacino Jonico: 23 comuni scelgono la gestione in house

di Redazione | ieri | ATTUALITÀ

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L'assemblea dei soci della Srr

Nell’ambito di una strategia di semplificazione e ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, nel rispetto delle normative nazionali e regionali avviata da tempo dalla Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti Messina Area Metropolitana, l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità dei presenti uno stralcio del Piano d’ambito che contiene le modifiche più importanti relative alla perimetrazione, alle tipologie di appalto per i singoli bacini e alla pianificazione e localizzazione degli impianti. L’attività di concertazione e di condivisione con il territorio e i suoi rappresentati ha portato alla divisione in tre bacini territorialmente omogenei per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, anche per consentire ai Comuni delle tre aree di scegliere la modalità di affidamento tra le due che è stato deciso di inserire nel Piano d’Ambito, ossia in house e con gara pubblica. I tre nuovi perimetri sono Bacino Jonico che ricomprende i 23 comuni della zona jonica da Giardini Naxos ad Alì Terme; Bacino Messina che comprende il solo territorio del comune di Messina insieme a Itala e Scaletta Zanclea e Bacino Tirrenico di cui fanno parte i 21 comuni della zona tirrenica. “Una configurazione che si raggiungerà gradualmente a scadenza dei singoli contratti d’appalto in essere - ha spiegato il presidente della Srr, Salvatore Mondello- ogni comune, come previsto dall’art. 4 della Legge regionale 9/2010, stipulerà il contratto di servizio per il proprio territorio con il gestore individuato dalla Srr nei modi di legge previsti (Lr. 9/2010, D. Lgs 152/2006, D. Lgs 201/2022, delibere Arera), in house o con procedura ad evidenza pubblica. Questa divisione riguarda esclusivamente la parte del ciclo dei rifiuti a monte degli impianti di recupero e smaltimento e, quindi, si limita alla possibilità di adottare diverse forme di affidamento,, ferma restando l’unicità dell’Ambito per gli aspetti impiantistici e per la chiusura del ciclo dei rifiuti. 

Il Piano prevede l’affidamento ad un unico gestore in house nel Bacino Jonico, l’affidamento ad un unico gestore in house nel Bacino Messina e l’affidamento ad un unico gestore con gara pubblica nel Bacino Tirrenico. Già nell’ultimo anno i sindaci jonici si erano riuniti più volte manifestando la preferenza dell'affidamento in house, ritenendo sia la soluzione più ottimale per la gestione del servizio. Per la localizzazione dei nuovi impianti necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti nell’Ambito sono state scelte le aree industriali. «Risultati come quello raggiunto sono la dimostrazione che il lavoro di squadra premia sempre - ha aggiunto Mondello - ringrazio il mio predecessore, Danilo Lo Giudice, e tutti i sindaci che fanno parte della Srr». Gli impianti che potranno essere utilizzati sono l’impianto di selezione di contrada Pace a Messina, quello di trattamento Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano) di Mili che è in fase di realizzazione e il nuovo impianto di trattamento dei prodotti assorbenti per la persona, prossimo alla gara per la sua realizzazione. Sempre in un’area del comune di Messina dovrà sorgere un impianto di trattamento meccanico a recupero della frazione residuale dei rifiuti, nell’area industriale di Milazzo-Giammoro si prevede la realizzazione del secondo impianto di trattamento Forsu, uno per la selezione delle frazioni secche e un nuovo impianto da realizzare per il trattamento dei rifiuti da spazzamento; un terzo impianto di selezione delle frazioni secche dei rifiuti si prevede invece nell’area industriale della valle del Nisi.


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