Rifiuti a Taormina, faccia a faccia Amministrazione-cittadini: la soluzione non convince
di Andrea Rifatto | 06/09/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/09/2025 | ATTUALITÀ
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Il confronto davanti al municipio
Un faccia a faccia davanti al municipio, con i cittadini da una parte (con bollette pagate e mastelli ritirati per dimostrare di essere in regola) e l’Amministrazione comunale dall’altra. La vicenda del conferimento notturno dei rifiuti nel centro storico di Taormina ha avuto un primo vero confronto tra i residenti e il governo cittadino, grazie alla conferenza stampa convocata dal Comitato “Diritto al Sonno” sul corso Umberto I. «Non una casualità ma una scelta voluta - hanno esordito i membri con in testa i portavoce Marco Rao e Maurizio Andreanò - il corso è la nostra strada, il luogo dove viviamo e abbiamo la residenza. È qui che subiamo ogni giorno i disagi di un’ordinanza che ci costringe a sacrificare il diritto fondamentale al riposo. Chiediamo soluzioni rispettose dei cittadini in quanto esseri umani - sottolinea Rao - non è possibile obbligare i residenti ad orari di conferimento che vanno dall’1.30 alle 5: abbiamo cittadini che ormai da luglio 2024 devono svegliarsi in piena notte per esporre i rifiuti, non è accettabile». Il Comitato evidenzia come un’ordinanza del genere non esista in nessuna città d’Italia, tantomeno nelle mete turistiche più rinomate e paragonabili a Taormina: «In nessuna località i cittadini sono costretti a svegliarsi in piena notte per conferire i rifiuti e questo primato non porta prestigio: segna un’anomalia che umilia i residenti e compromette la vivibilità del centro». Davanti Palazzo dei Giurati sfilano assessori e consiglieri che raggiungono rapidamente i piani alti senza fermarsi, mentre l’unico “delegato” a dialogare è il vicesindaco Jonathan Sferra, ringraziato dai cittadini per la sua presenza. «L’intenzione dell’Amministrazione è quella di far ritirare i nuovi mastelli almeno all’80% degli utenti del corso Umberto I - ribadisce - per poter aprire un’ulteriore finestra di conferimento, che dovrebbe essere dalle 21.30-22, per dare un’altra opportunità agli utenti. Siamo disponibili ad un dialogo con il Comitato affinché questa ulteriore finestra sia organizzata nel modo più opportuno possibile - prosegue Sferra - abbiamo pensato a diversi punti di ritiro che stabiliremo con residenti e attività commerciali affinché non vi sia un flusso eccessivo in determinate zone». Una soluzione che di fatto snatura la raccolta porta a porta. Nessuna apertura, invece, al prolungamento dell’orario di conferimento almeno fino alle 7: «I mezzi della raccolta che transitano a quell’ora sono in uscita - risponde il vicesindaco - e se dovessero fermarsi per la raccolta porta a porta lascerebbero il corso ancora più tardi. Ed è quello che vogliamo evitare». Il Comitato “Diritto al Sonno” rimane sulle proprie posizioni: «Noi non siamo evasori, né “zozzoni” ma siamo cittadini che pagano la Tari, che rispettano le regole e che amano il decoro del corso Umberto, perché questa è casa nostra. La nostra richiesta si fonda su un dato evidente: i mezzi della raccolta continuano il servizio ben oltre le 7 del mattino e non si capisce, quindi, la necessità di imporre orari notturni disumani. Questa misura colpisce soprattutto anziani, persone fragili, famiglie con bambini e lavoratori che hanno diritto, come chiunque, a dormire otto ore di fila. Non possiamo essere ostaggi dell’Amministrazione, costretti a subire privazioni di diritti per scovare chi non è in regola o per punire chi non ritira mastelli e carrellati - ribadisce il Comitato - e non è vero che spostare l’orario sia incompatibile con il carico e scarico merci: si tratta di poco più di cento utenze domestiche e non saranno certo pochi mastelli, posti davanti alle ormai poche abitazioni rimaste nel corso, a bloccare le operazioni».