S. Teresa. Al Cga per l'ufficio postale di Misserio
di Andrea Rifatto | 20/07/2013 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/07/2013 | ATTUALITÀ
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L’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva ha deciso di ricorrere al Consiglio di Giustizia Amministrativa contro l’ordinanza del Tar di Catania dello scorso 15 maggio che aveva accolto la richiesta di sospensiva avanzata da Poste Italiane nella controversia sorta dopo la chiusura dell’ufficio postale della frazione di Misserio. L’incarico è stato affidato all’avv. Paolo Turiano Mantica, che ha già assistito il Comune davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. La questione nasce dalla decisione di Poste Italiane di chiudere l’ufficio postale di Misserio, provocando evidenti disagi all’utenza, in gran parte composta da popolazione anziana, costretta a percorrere svariati chilometri per recarsi dalla frazione collinare allo sportello di S. Teresa Centro. A marzo, con una propria ordinanza, il sindaco Cateno De Luca aveva ordinato la riapertura dell’ufficio di Misserio, “per tre giorni la settimana e per almeno 18 ore complessive”, adducendo anche motivi di ordine pubblico oltre che la sospensione di un servizio essenziale per la frazione: Poste Italiane aveva eseguito i dettami provenienti dal Municipio, disponendo la riapertura a giorni alterni dell’ufficio, ma allo stesso tempo aveva presentato ricorso al Tar contro l'atto amministrativo. La Terza Sezione del Tribunale Amministrativo aveva accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza sindacale: secondo i giudici infatti, il ricorso “appare assistito da sufficienti elementi di fondatezza, nella considerazione, sotto un primo aspetto, che la chiusura dell’ufficio postale di Misserio è stata a suo tempo adottata nel rispetto degli indirizzi in materia del Ministero dello Sviluppo Economico, trattandosi di ufficio postale in situazione di diseconomia, dato l’incontestato numero ridotto di utenti del servizio. Sotto un ulteriore aspetto – prosegue il dispositivo – che l’ordinanza impugnata non dà sufficientemente conto delle esigenze di particolari necessità dell’utenza che legittimerebbero l’adozione del provvedimento”. Per il Tar il Comune si è “limitato ad effettuare affermazioni prive di concreti riscontri” ed ha fatto trascorrere “un notevole lasso di tempo tra la chiusura dell’ufficio, a dicembre, e l’adozione dell’ordinanza, a marzo. Va detto che l'ufficio postale di Misserio serviva anche l'utenza della vicina Fautarì e delle frazioni limitrofe dei comuni di Casalvecchio Siculo e Furci Siculo: i cittadini attendono dunque la decisione del Cga sperando che la mancanza di un servizio essenziale come quello garantito da Poste Italiane non depauperi ulteriormente questi piccoli centri.