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Revoca fondi metano, sindaci convocati d'urgenza a Fiumedinisi
di Andrea Rifatto | 11/12/2017 | ATTUALITÀ
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La ditta sta installando le cassette contatori
Sta tenendo banco in tutti i 15 comuni del Bacino “Sicilia Jonico-Peloritano” la discussione sulla revoca di una parte dei finanziamenti concessi nel 2014 dalla Regione per la realizzazione della rete del gas metano in seguito a irregolarità riscontrate nel bando di gara e nel mancato invio di alcuni documenti. Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, l’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dopo i controlli effettuati insieme alla Commissione europea, ha decretato la riduzione del 5% dei contributi assegnati alle amministrazioni locali con le risorse del Po-Fesr Sicilia 2007/2013, per un totale di oltre 2 milioni di euro che dovranno essere restituiti alla Regione. Per discutere della questione il sindaco di Fiumedinisi (comune capofila) Giovanni De Luca, nella qualità di presidente del “Sicilia Jonico-Peloritano”, ha convocato i 15 sindaci dei comuni interessati per un assemblea che si terrà nell’aula consiliare di Fiumedinisi martedì 12 dicembre, alle ore 16, per esaminare i decreti emessi dall’Assessorato dell’Energia e per affrontare anche la regolarizzazione delle quote associative da parte dei comuni che fanno parte del Bacino. "Data l’urgenza e l’importanza degli argomenti – ha evidenziato De Luca – si raccomanda la presenza di tutti i sindaci”. La convocazione è stata inoltrata ai Comuni di Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, S. Teresa di Riva, Savoca e Scaletta Zanclea, oltre che alla Fin Consorzio, impresa concessionaria della realizzazione e gestione della rete metanifera, e all’avvocato Carmelo Moschella, consulente legale del Bacino “Sicilia Jonico-Peloritano”. I decreti di riduzione dei finanziamenti con i quali si chiede la restituzione delle somme sono stati firmati dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia, Domenico Armenio, il 6 novembre per Fiumedinisi (208mila euro) e il 5 dicembre per S. Teresa (250mila), Roccalumera (250mila), Alì Terme (246mila), Furci (235mila), Sant’Alessio (215mila), Nizza (197mila), Pagliara (186mila) e Itala (149mila). Non sono ancora stati pubblicati i decreti riguardanti Casalvecchio, Savoca e Scaletta ma potrebbe essere questione di giorni; Alì, Antillo e Mandanici, che fanno parte del Bacino, non avevano invece ottenuto contributi comunitari dai fondi del Po-Fesr Sicilia 2007/2013 e quindi dovrebbero rimanere fuori dai “tagli”. I provvedimenti non sono ancora arrivati ai Comuni in quanto dovranno passare dalla Ragioneria centrale ma una volta notificati scatterà il termine di 30 giorni per la restituzione degli importi. Decisione a cui i sindaci sono decisi a opporsi fermamente, in quanto non ritengono possibile che solo in fase di verifica finale siano emerse le anomalie contestate, dopo che gli atti sono stati vagliati positivamente da più organi nel corso degli anni. Le preoccupazioni principali delle amministrazioni sono legate soprattutto alla stabilità finanziaria dei bilanci comunali qualora non vi dovesse essere alcuna alternativa alla restituzione delle somme.