Randagismo e cura degli aninali, la zona jonica prova a recuperare anni di ritardo
di Andrea Rifatto | 30/09/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/09/2025 | ATTUALITÀ
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L'incontro tra amministratori, volontari e Garante
Affrontare il randagismo non come costante emergenza ma con una programmazione seria. È l’obiettivo di amministratori locali e cittadini della riviera jonica, che hanno gettato le prime basi nel corso di un incontro al Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva, promosso dal Comitato per la tutela degli animali, nato di recente con l’obiettivo di coordinare idee, risorse e impegni condivisi. Al tavolo sindaci e amministratori di Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Furci Siculo, Nizza di Sicilia e Scaletta Zanclea, operatori di Polizia locale (anche di Forza d’Agrò), il Comitato rappresentato da Pina Basile, il Garante regionale dei Diritti degli Animali Giovanni Giacobbe Giacobbe e il dirigente del Dipartimento di Prevenzione veterinario dell’Asp di Taormina, Giuseppe Riggio. «Il nostro obiettivo è chiaro - ha esordito Basile - rendere la riviera jonica un modello di eccellenza per i servizi di tutela e benessere animale in Sicilia. Siamo fiduciosi che queste energie e questa collaborazione possano trasformarsi in risultati concreti, per il bene degli animali e di tutto il territorio». I sindaci hanno illustrato le loro azioni quotidiane per affrontare il problema del randagismo e curare gli animali vaganti, in particolare cani e gatti, consapevoli che si può e deve fare di più: «I volontari finora hanno fatto la differenza - ha riconosciuto Danilo Lo Giudice, primi cittadino di Santa Teresa di Riva - persone che svolgono un’attività quotidiana per senso civico e di responsabilità, seppur con grandi difficoltà. Ma serve un’organizzazione migliore e soprattutto una struttura che sia punto di riferimento. Se facciamo rete siamo ben lieti di esserci e garantiamo la massima disponibilità a mettere in piedi un’organizzazione di sistema, che può ottenere anche fondi regionali visto che servono parecchie risorse economiche». Il sindaco di Nizza di Sicilia, Natale Briguglio, ha manifestato la disponibilità a concedere uno spazio al piano terra del museo comunale, dovrebbe potrebbe essere allestito un ambulatorio per far sì che si passi dall’agire in emergenza al programmare un’assistenza seria agli animali. Il Garante regionale ha spiegato competenze e obblighi dei Comuni, secondo la Legge regionale 15/2022 (Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo): «Offro massima collaborazione e sono aperto al dialogo - ha detto - capisco che sul tema in Sicilia siamo culturalmente indietro di 20 anni, ma i Comuni devono garantire ogni intervento necessario a rimuovere le situazioni di pericolo sia per gli animali che per le persone, altrimenti rischiano di assumere condotte omissive. Nel corso del dibattito è emersa la difficoltà vista l’assenza su tutto il territorio provinciale di canili pubblici e privati, con i quali tutti i Comuni dovrebbero stipulare convenzioni: «Creare un ambulatorio-sala operatoria comprensoriale consentirebbe di ottenere gratuitamente dall’Asp prestazioni come sterilizzazioni e cure - ha ricordato Giacobbe Giacobbe - e permetterebbe agli enti locali un risparmio grazie ad un’azione sinergica sul territorio. In questo modo potete mettere un tappo ad una falla». Riggio ha quindi confermato la disponibilità dell’Azienda sanitaria provinciale a collaborare per la stesura di un protocollo d’intesa finalizzato all’apertura delle sala operatoria veterinaria con area post-operatoria, dedicata a sterilizzazioni e microchippature. Nel corso dell’incontro si è discusso anche di censimento delle colonie feline e dei cani vaganti, sostegno economico per cibo-cure e cimitero per animali, per dare dignità anche al loro ultimo passaggio.










