Raddoppio ferroviario, La Vardera interroga la Regione su disagi e imprenditori "snobbati"
di Andrea Rifatto | 09/08/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/08/2025 | ATTUALITÀ
1004 Lettori unici
Il cantiere di Sant'Alessio Siculo
La Regione è a conoscenza delle gravi ripercussioni che le modalità attuative dei lavori per il raddoppio ferroviario stanno avendo sulla costa jonica messinese, in termini ambientali, economici e di sicurezza? È quanto chiede con un’interrogazione parlamentare il deputato regionale Ismaele La Vardera, che ha indirizzato l’atto al presidente della Regione e agli assessori alle Infrastrutture e Mobilità e al Territorio e Ambiente. «Da oltre due anni i comuni della costa jonica sono sottoposti a disagi derivanti dai cantieri, tra cui l’aumento esponenziale del traffico veicolare pesante su strade già inadeguate, con conseguente incremento del rischio incidenti - scrive il parlamentare del Misto - e il sovraccarico infrastrutturale ha causato danni significativi alle strutture turistiche e ricettive locali, sempre più spesso svuotate della presenza di turisti, scoraggiati da rumori, disagi, traffico e dalle condizioni ambientali compromesse. Numerosi operatori economici segnalano che, anziché valorizzare e coinvolgere il tessuto ricettivo locale, vengono impiantati ovunque insediamenti temporanei (container) per l’alloggio dei lavoratori, spesso in aree naturali pregiate, contribuendo al degrado del paesaggio e al depauperamento dell’economia locale. Container - prosegue La Vardera - che proliferano senza un apparente coordinamento o controllo pubblico e che stanno aggredendo visivamente e materialmente zone agricole e collinari, alterando l’habitat naturale e ponendo ulteriori interrogativi sulla sostenibilità ambientale delle scelte operative adottate da alcuni soggetti attuatori dell’opera». Secondo il deputato, inoltre, «alcune segnalazioni indicano che le ditte sarebbero "invitate" a non servirsi delle strutture ricettive esistenti, ma ad utilizzare esclusivamente gli alloggi container messi a disposizione». La Vardera chiede quindi al governo «se siano state attivate forme di monitoraggio e verifica sull’impatto territoriale dei cantieri, in particolare sulla proliferazione incontrollata dei container adibiti a uso abitativo per i lavoratori; quali misure intenda adottare per garantire ricadute economiche dell’opera redistribuite a beneficio del tessuto economico locale, anche incentivando l’utilizzo delle strutture turistiche e ricettive esistenti; se siano stati predisposti interventi di mitigazione e compensazione ambientale per i territori più esposti al disagio».