Domenica 09 Novembre 2025
I Comitati civici diffidano l'organismo a fornire le risposte richieste da mesi


Raddoppio ferroviario, il silenzio dell'Osservatorio ambientale: "Basta nascondere i dati"

di Redazione | 01/11/2025 | ATTUALITÀ

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Uno dei cantieri dell'infrastruttura

«Se a non rispettare leggi, regole e norme è un qualsiasi cittadino viene sanzionato e resta un fatto riprovevole e grave. Ma è ancor più grave se a mancare nel rispetto di norme, obblighi e compiti sono le stesse istituzioni pubbliche da cui le leggi promanano». È l’amara conclusione del Coordinamento civico composto dal Comitato Jonico Beni Comuni e da altre associazioni della riviera jonica, nato per monitorare la costruzione del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, visto che continua a non vedersi riconosciuto il diritto di accedere ai dati relativi ai monitoraggi ambientali effettuati dall’Osservatorio ambientale. «Questo organismo, con le sue omissioni, legittima il sospetto che manchi di assolvere alle sue funzioni costitutive e non ottemperi agli obblighi di legge - rileva il Coordinamento civico - ed è abbondantemente spirato il termine di legge per la pubblicazione e la trasmissione dei dati richiesti, senza che sia stata addotta alcuna motivazione normativamente ammissibile per la sua proroga. Una condotta che rende logicamente ammissibile la riserva mentale che i lavori non siano condotti nel pieno rispetto delle disposizioni generali e delle specifiche prescrizioni di ordine ambientale, alimentando allarme sociale». I rappresentanti del Coordinamento hanno quindi inviato una diffida ad adempiere all’Osservatorio ambientale, e ad altri soggetti, a fornire con la sollecitudine del caso i dati del monitoraggio ambientale detenuti, afferenti il cantiere per la costruzione della tratta ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 195/2005 e della legislazione connessa e coordinata. «La nostra azione è anche finalizzata a sollecitare gli amministratori locali - viene evidenziato - visto che la legge assegna ai sindaci la massima responsabilità nell’assicurare la salute e la sicurezza dei propri concittadini, affinché esercitino il loro dovere-diritto ad essere informati pienamente su tutto quanto concerne i lavori del cantiere». 

Un primo contatto con l’Osservatorio ambientale c’è stato a fine luglio, anche se da remoto, con la partecipazione del presidente Maurilio Caracci e di altri componenti e in quell’occasione il Coordinamento Comitato Beni Comuni ha ribadito che trasparenza, partecipazione e rispetto delle normative ambientali sono condizioni imprescindibili per la realizzazione di un’opera che incide profondamente sul territorio e sulla vita delle comunità locali, per cui continuerà a vigilare e a chiedere risposte chiare, nell’interesse dei cittadini e della tutela dei Beni Comuni. Il presidente dell’Osservatorio, pur riconoscendo la legittimità delle richieste, in quella sede ha ritenuto di non potere adempiere, ma che comunque avrebbe approfondito le necessità emerse. Ma da allora nessuna risposta è arrivata, nonostante l’Osservatorio abbia l’obbligo di garantire il diritto d'accesso all'informazione ambientale detenuta dalle autorità pubbliche e stabilire i termini, le condizioni fondamentali e le modalità per il suo esercizio e garantire, ai fini della più ampia trasparenza, che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa.


COMMENTI

Cacciola Giuseppe | il 01/11/2025 alle 09:39:05

Insistete perché i dati sono pubblici, e il consorzio non può fare lo gnorri.

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