Lunedì 08 Settembre 2025
Sollecitato il rilascio della valutazione di impatto ambientale per avviare i lavori


Raddoppio ferroviario e svincoli A18, Rfi scrive al Ministero: "Date presto il via libera"

di Andrea Rifatto | 06/09/2025 | ATTUALITÀ

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I camion transitano ogni giorno nei comuni

Concludere il procedimento delle rampe provvisorie sull’A18 a Taormina, Sant’Alessio Siculo, Nizza di Sicilia e Itala, destinate ai mezzi di cantiere del raddoppio ferroviario, con ogni consentita urgenza entro la prima decade di settembre. È la richiesta partita da Rete Ferroviaria Italiana e diretta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, firmata dal responsabile Progetti Sicilia orientale, l’ingegnere Michele Martinelli. Il provvedimento finale di rilascio della valutazione di impatto ambientale risulta in fase di predisposizione, ma il 7 agosto la Commissione Pnrr-Pniec ha annullato e sostituito il precedente parere rilasciato dalla prima plenaria: così adesso l’ingegnere Martinelli ha ribadito che «risulta necessario e urgente acquisire il provvedimento finale di Via al fine di provvedere quanto prima alla realizzazione degli svincoli provvisori, che consentiranno di minimizzare l'impatto legato ai cantieri del raddoppio ferroviario sulla rete stradale locale, con conseguente riduzione dei fattori di pressione ambientale nelle aree a maggiore densità abitativa». Rfi ricorda al Ministero come «gli svincoli autostradali in questione sono interventi, attesi e condivisi dai territori interessati, le autorizzazioni paesaggistiche sono state già rilasciate per tutti gli svincoli dalla Soprintendenza competente e gli interventi previsti in progetto comporteranno importanti benefici sul traffico veicolare locale impattato oggi dai lavori in corso della tratta». Per Giuseppe Lombardo, sindaco di Roccalumera e coordinatore del Comitato dei Comuni, «non possiamo aspettare i tempi ormai inaccettabili della Commissione Via del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, se non avremo riscontro ci organizzeremo di conseguenza, sappiamo come fare e già l’abbiamo fatto».


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