Raddoppio ferroviario, Alì Terme chiede il rispetto degli impegni: "Ecco come agiremo"
di Redazione | oggi | ATTUALITÀ
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Il progetto della nuova linea ferroviaria
Il Comitato civico Alì Terme, dopo aver sollecitato alla Regione la nomina del commissario straordinario che dovrà reggere il Comune fino alle prossime elezioni, si muove anche in merito al raddoppio ferroviario. Il movimento presieduto da Lorenzo Grasso ha infatti reso noto di essere in procinto di avviare una serie di azioni ufficiali nei confronti di Rfi, Regione siciliana, Ministero delle Infrastrutture e Commissione Europea per contestare la mancata attuazione degli impegni assunti nell’ambito del progetto in corso di esecuzione sulla tratta Fiumefreddo-Giampilieri . Gli impegni originari concordati dallo stesso presidente del Comitato, allora sindaco di Alì Terme e formalizzati in seno al tavolo tecnico del 10 aprile 2013, tenutosi a Palazzo D’Orleans, in merito alla variante di tracciato, prevedevano esplicitamente diversi interventi: la deroga alla fascia di rispetto del nuovo tracciato e la sistemazione urbanistica del secondo lotto dell’area artigianale, fondamentali per evitare gravi limitazioni territoriali e socio-economiche al comune di Alì Terme. Il Comitato denuncia adesso che tali impegni sono stati disattesi senza motivazione, con conseguenze pesantissime sullo sviluppo urbanistico e produttivo della comunità. «Non si tratta di una questione squisitamente locale – evidenzia il Comitato civico Alì Terme – ma di un problema che coinvolge direttamente la normativa europea Ten-T, poiché il raddoppio è parte del Corridoio Scandinavo–Mediterraneo, Asse Berlino–Palermo. È inaccettabile che un territorio e la sua comunità vengano danneggiati proprio a causa di un’opera che dovrebbe portare benefici». Il Comitato sta quindi provvedendo a predisporre un reclamo alla Commissione europea per possibile violazione delle direttive Via/Vas e del Regolamento Ten-T; una petizione al Parlamento Europeo; una diffida a Rfi, Ministero delle Infrastrutture e Regione siciliana con preavviso di ricorso al Tar Sicilia. «La nostra richiesta è semplice: il rispetto degli impegni oppure la definizione di soluzioni alternative che garantiscano lo sviluppo urbanistico e produttivo di Alì Terme - conclude il Comitato, invitando le associazioni e i cittadini tutti a supportare questa battaglia per la tutela del territorio - questo è il momento in cui, più che mai, Alì Terme ha veramente bisogno dei suoi cittadini, e come recita un vecchio e abusato proverbio “i veri amici si vedono nel momento del bisogno”».










