Martedì 16 Settembre 2025
Adesione della Parrocchia Sacra Famiglia, con Cgil e Anpi, per azzerare le spese militari


“R1PUD1A la guerra", oggi a Santa Teresa manifestazione per la campagna di Emergency

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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La piazza della chiesa ospiterà la manifestazione

Anche la Parrocchia Sacra Famiglia di Santa Teresa di Riva a aderisce alla campagna “R1PUD1A” di Emergency, che ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione italiana: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Oggi, alle 17.30, nella piazza antistante la chiesa, si svolgerà una manifestazione indetta dalla Parrocchia in sinergia con la Camera del Lavoro Territoriale della Cgil, ubicata nella stessa piazza, con lo sguardo alle vittime e lavorando ad iniziative concrete che convincano i governi ad azzerare le spese militari. Un’iniziativa sposata anche dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con la sezione jonica “Francesco Garufi”, che parteciperà con i propri iscritti: «Invitiamo tutta la cittadinanza ad essere presente per esprimere solidarietà e sostegno alla Global Sumud Flotilla, affinché i governi si schierino dalla parte della pace, per l’osservanza del diritto internazionale e del diritto umanitario. Su quelle navi – dichiara la presidente della sezione, Angela Maria Trimarchi - ci sono donne e uomini che vogliono soccorrere un popolo afflitto dalla guerra e affamato. A bordo ci siamo idealmente tutti coloro che sentiamo il peso della responsabilità in un mondo contemporaneo che pare abbia perso la sua umanità». 

«La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime - è l’appello di Emergency – non ci stancheremo di ripeterlo: Emergency ripudia la guerra, come tantissimi in Italia. Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire “no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora “lettera viva”». Emergency, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre 13 milioni di pazienti nel mondo. Oggi l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui c’è un conflitto in corso: il Sudan, l’Ucraina e la Striscia di Gaza in Palestina. Proprio grazie alla sua esperienza sul campo Emergency afferma, ancora una volta, che il 90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35 vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva.


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